Le analisi condotte da molteplici enti confermano la potabilità delle acque del fiume Basento, utilizzate per contrastare gli effetti della crisi idrica nel Potentino, in Basilicata. ”Accogliamo con soddisfazione l’esito delle analisi condotte dai Carabinieri del nucleo investigativo del reparto operativo del Comando provinciale di Potenza e del Nucleo antisofisticazioni e sanità, unitamente a personale dell’Asp, su delega della Procura della Repubblica e processate da un laboratorio terzo, la cui sede non si trova in Basilicata. Eravamo certi che le analisi confermassero la conformità delle acque e dunque la potabilità, in linea con quanto già certificato da Acquedotto lucano, Arpa Basilicata e Arpa Puglia’‘. Lo ha detto il Presidente della Regione Basilicata e Commissario all’emergenza idrica, Vito Bardi, dopo gli esiti delle ulteriori analisi fatte eseguire dalla Procura.
”Siamo altrettanto certi che questi risultati tranquillizzeranno ulteriormente la popolazione e metteranno a tacere gli allarmismi strumentali – ha detto Bardi – di cui si è macchiato in questi giorni chi ha provato a speculare sull’emergenza e sulla salute dei lucani. Per quanto mi riguarda, come Commissario all’emergenza idrica, continuerò a lavorare e vigilare affinché tutto sia sotto controllo e non si verifichino più criticità, le cui responsabilità certamente vanno ricercate. Noi, e ringrazio quanti hanno collaborato senza risparmiarsi, siamo quelli che hanno scongiurato l’interruzione dell’erogazione dell’acqua, hanno evitato l’arrivo delle autocisterne, e hanno lavorato e lavorano per mettere la parola fine all’emergenza”.
Le dichiarazioni da Acquedotto Lucano
“L’esito favorevole degli accertamenti eseguiti è ulteriore attestazione della potabilità dell’acqua”. Lo afferma in una nota l’amministratore unico di Acquedotto Lucano, Alfonso Andretta, commentando l’esito delle nuove verifiche sulle acque del fiume Basento, disposte dalla Procura di Potenza che sulla vicenda ha aperto un’inchiesta. “Abbiamo salutato subito con favore l’iniziativa della Procura della Repubblica finalizzata ad accertare la regolarità delle operazioni svolte per fronteggiare la crisi idrica anche attraverso il campionamento e l’analisi delle acque immesse nella rete idrica per il consumo umano”.
Andreatta evidenzia che “presso le fonti di approvvigionamento idrico, ai serbatoi, agli impianti di potabilizzazione e nel laboratorio di analisi certificato di Acquedotto Lucano, ci sono persone che si occupano di assicurarsi che l’acqua erogata sia di qualità e, soprattutto, sicura. Lo facciamo ogni giorno e, nelle ultime settimane, lo abbiamo fatto costantemente: 24 ore al giorno. Questo perché – aggiunge l’amministratore – il compito di Acquedotto Lucano è quello di provvedere alla distribuzione dell’acqua destinata al consumo umano, mentre ad altri enti spetta occuparsi di renderla disponibile negli invasi. La potabilità, dunque, è la prima preoccupazione; e non potrebbe essere diversamente: nessuno mai potrebbe assumersi la responsabilità di fare arrivare nelle case acqua contaminata, priva delle caratteristiche che la legge stabilisce affinché possa considerarsi sicura”.