Esplosione Calenzano, Giani: “il sito non è più adatto”

"C'è tanto da approfondire, ci sono indagini, ci sono più ipotesi sulle cause"
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Il buon senso, come è evidente a tutti, ci dice che quel luogo è inappropriato per le funzioni che lì vengono svolte. Mi faccio carico anche delle preoccupazioni del territorio. Quando fu realizzato alla fine degli anni ’50, lì era tutta aperta campagna e la localizzazione era appropriata, ma oggi no. Tutto attorno ci sono capannoni, aziende, residenze, la zona è densamente antropizzata e popolata. È evidente che per funzioni simili servano oggi luoghi più appropriati“: è quanto ha dichiarato, in un’intervista al Corriere della Sera, il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, riferendosi al deposito di stoccaggio ENI di Calenzano (Firenze) in cui lunedì si è verificata un’esplosione che ha provocato 5 morti.

C’è tanto da approfondire, ci sono indagini, ci sono più ipotesi sulle cause. È evidente che anche l’attenzione per la sicurezza ci dice quello che ho spiegato prima“, ha aggiunto Giani. “Aspettiamo il lavoro dei magistrati, le indagini, quali sono state le cause, per fare le valutazioni, anche sugli strumenti, sia di prevenzione che urbanistici, da utilizzare perché ciò non accada mai più“.

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