Google ha annunciato oggi il lancio di Gemini 2.0, la sua nuova versione di intelligenza artificiale generativa, che si propone di competere con gli altri grandi nomi nel settore tecnologico in forte crescita. Secondo Sundar Pichai, CEO di Google, questa nuova versione inaugura “una nuova era” per l’intelligenza artificiale generativa, destinata a facilitare direttamente la vita quotidiana degli utenti.
Al momento, Gemini 2.0 è disponibile solo per un numero limitato di utenti, principalmente sviluppatori, ma l’azienda prevede di rilasciarlo su larga scala entro l’inizio del 2025. Google ha dichiarato che l’IA verrà integrata in vari suoi prodotti, tra cui il motore di ricerca, e sarà disponibile in diverse lingue. “Gemini 2.0 è la capacità di rendere le informazioni molto più utili”, ha sottolineato Sundar Pichai in un post sul blog ufficiale, evidenziando come il nuovo modello sia in grado di comprendere il contesto, anticipare le necessità e prendere decisioni per conto dell’utente.
In un mercato che vede una competizione accesa tra i colossi della tecnologia, come OpenAI (creatore di ChatGPT), Meta (la società madre di Facebook) e Amazon, Google sta cercando di emergere nel campo dell’IA generativa nonostante gli enormi costi di sviluppo e le preoccupazioni riguardo alla reale utilità sociale di queste tecnologie in questa fase iniziale. La tendenza che Google sta cercando di seguire è quella di trasformare gli strumenti di IA in “nuovi maggiordomi digitali”, assistenti onniscienti sempre disponibili e capaci di svolgere numerosi compiti per conto dell’utente. I promotori di questa visione sostengono che questo tipo di IA rappresenti il prossimo grande passo per l’arrivo dell’intelligenza artificiale al grande pubblico, seguendo le orme del successo mondiale di ChatGPT nel 2022.
Secondo Google, milioni di sviluppatori stanno già utilizzando le versioni precedenti di Gemini, mentre la nuova versione, Gemini 2.0, viene addestrata e gestita utilizzando un chip sviluppato internamente, chiamato Trillium. La maggior parte dei modelli di IA generativa, tuttavia, sono stati sviluppati utilizzando hardware proveniente da Nvidia, il gigante specializzato in chip grafici (GPU).
Con questo lancio, Google si prepara a segnare una nuova tappa nell’evoluzione dell’intelligenza artificiale, promettendo di rendere la tecnologia sempre più integrata nella vita quotidiana degli utenti.