Viaggi nello Spazio: il sangue di pipistrello potrebbe renderci “immortali” tra le stelle

"Mettere gli esseri umani in uno stato di bassa temperatura durante un volo interstellare ha dei vantaggi"
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Da sempre, l’idea del letargo umano ha catturato l’immaginazione collettiva, alimentando sogni di esplorazione spaziale e viaggi verso mondi lontani. La fantascienza ci ha consegnato visioni iconiche, come in 2001: Odissea nello spazio o Alien, dove gli esseri umani sopravvivono a traversate cosmiche in stati di ibernazione prolungata. Ma cosa accadrebbe se la scienza trasformasse questa fantasia in realtà? Un recente studio potrebbe rappresentare il primo passo in questa direzione, suggerendo che il segreto del letargo umano risieda nel sangue di un animale apparentemente comune ma biologicamente straordinario: il pipistrello.

La sfida dell’ibernazione umana: sogno o possibilità?

Per anni, l’idea di indurre un letargo umano è stata al centro di ricerche scientifiche e speculative. L’ibernazione potrebbe non solo rendere possibile l’esplorazione dello spazio profondo, ma anche rivoluzionare il modo in cui affrontiamo viaggi a lunga distanza, riducendo drasticamente i consumi energetici e le risorse necessarie per la sopravvivenza. Tuttavia, trasformare questa visione in realtà si è dimostrato estremamente complesso.

Le principali sfide sono legate ai limiti biologici dell’essere umano. A differenza di molte specie animali che praticano il letargo per sopravvivere ai rigori dell’inverno, gli esseri umani non possiedono meccanismi naturali per rallentare il metabolismo e resistere a temperature corporee estremamente basse. Questo ha spinto gli scienziati a studiare animali in grado di sopravvivere in condizioni estreme, tra cui il pipistrello, un mammifero straordinariamente adattabile.

La scoperta: il sangue dei pipistrelli come chiave per il letargo

Un team di ricercatori dell’Università di Greifswald, in Germania, ha recentemente pubblicato uno studio rivoluzionario sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences (PNAS). Lo studio si concentra sugli eritrociti, i globuli rossi del sangue, che sembrano giocare un ruolo cruciale nel consentire ai pipistrelli di entrare in uno stato di letargo prolungato senza subire danni significativi.

I ricercatori hanno esaminato due specie di pipistrelli, Nyctalus noctula e Rousettus aegyptiacus, noti per la loro capacità di sopravvivere a temperature estremamente basse. Attraverso un’analisi dettagliata, hanno scoperto che gli eritrociti di questi animali mantengono una straordinaria flessibilità anche a temperature inferiori ai 10 °C. Questa elasticità consente una circolazione sanguigna continua e un metabolismo ridotto, essenziale per il letargo.

Gerald Kerth, autore principale dello studio, ha spiegato: “Mettere gli esseri umani in uno stato di bassa temperatura durante un volo interstellare ha dei vantaggi. Non stiamo dicendo che questo accadrà nei prossimi tre anni, ma è un primo passo importante.”

Gli scienziati hanno confrontato queste proprietà con quelle dei globuli rossi umani, che invece diventano più viscosi e rigidi a basse temperature, impedendo una corretta circolazione e ostacolando il rallentamento metabolico necessario per l’ibernazione. Questo confronto ha evidenziato il potenziale del sangue di pipistrello come modello biologico per lo sviluppo di tecnologie innovative.

Perché il letargo è cruciale per i viaggi interstellari?

Immaginate una missione spaziale verso un sistema stellare lontano, della durata di decenni o persino secoli. Gli astronauti, per sopravvivere a tali viaggi, avrebbero bisogno di ridurre al minimo il consumo di risorse vitali come ossigeno, cibo e acqua. L’ibernazione potrebbe rappresentare la soluzione ideale, non solo per la sopravvivenza fisica, ma anche per affrontare le sfide psicologiche dell’isolamento prolungato.

I vantaggi dell’ibernazione spaziale:

  • Riduzione del consumo di risorse: Gli astronauti in letargo richiederebbero quantità minime di cibo, acqua e ossigeno, riducendo drasticamente i costi logistici di una missione spaziale.
  • Ottimizzazione dello spazio e del peso: I moduli spaziali potrebbero essere progettati in modo più efficiente, liberando spazio prezioso per attrezzature scientifiche e riserve energetiche.
  • Benefici psicologici: Lo stato di ibernazione eliminerebbe lo stress mentale causato dall’isolamento e dalla consapevolezza del tempo che passa, preservando la salute mentale dell’equipaggio.

Questi vantaggi rendono l’ibernazione non solo una possibilità affascinante, ma una necessità pratica per affrontare le sfide dei viaggi interstellari.

La biologia del letargo: un puzzle ancora da risolvere

Nonostante i progressi, l’induzione del letargo negli esseri umani resta una sfida colossale. Gli eritrociti dei pipistrelli rappresentano solo uno degli elementi necessari per replicare il fenomeno in organismi umani. Oltre al mantenimento della circolazione sanguigna, il letargo richiede un controllo preciso della temperatura corporea, del metabolismo energetico e della protezione cellulare contro i danni causati dal congelamento.

Gli scienziati ipotizzano che l’introduzione di proteine o composti sintetici ispirati al sangue dei pipistrelli potrebbe rappresentare un primo passo verso lo sviluppo di trattamenti capaci di indurre uno stato simile al letargo negli esseri umani. Tuttavia, ulteriori studi sono necessari per comprendere appieno i meccanismi coinvolti e per garantire la sicurezza di tali interventi.

Applicazioni terrestri: oltre lo spazio

Sebbene il letargo umano sia stato concepito principalmente per l’esplorazione spaziale, le sue applicazioni potrebbero estendersi anche alla medicina. Ad esempio, i trattamenti ispirati al letargo potrebbero essere utilizzati per:

  • Prolungare la sopravvivenza in situazioni critiche: Pazienti in stato di emergenza potrebbero essere messi in “standby” metabolico per guadagnare tempo prezioso durante interventi complessi.
  • Migliorare il recupero post-operatorio: Ridurre il metabolismo potrebbe accelerare la guarigione e prevenire complicazioni.
  • Conservare organi per i trapianti: La capacità di rallentare i processi metabolici potrebbe aumentare significativamente la durata di conservazione degli organi donati.

Il futuro dell’esplorazione spaziale

La ricerca dell’Università di Greifswald rappresenta un passo rivoluzionario, ma siamo solo agli inizi di una lunga strada. Come ha sottolineato Kerth: “Non stiamo suggerendo che ciò accadrà nei prossimi tre anni, ma è un primo passo molto importante.”

Il sogno di viaggi interstellari attraverso il letargo umano rimane per ora confinato alla fantascienza, ma ogni nuovo studio ci avvicina alla possibilità di trasformare questo sogno in realtà. Nel frattempo, possiamo continuare a guardare al cielo con speranza, sapendo che, forse, il segreto per esplorare le stelle si nasconde nelle ali di un pipistrello.

Un mondo di possibilità

La natura continua a ispirare l’umanità, offrendo soluzioni a problemi che sembravano insormontabili. Il sangue dei pipistrelli potrebbe aprire nuove frontiere, non solo nello spazio ma anche nella scienza medica e nella tecnologia. Mentre gli scienziati continuano a esplorare questa affascinante possibilità, il sogno di addormentarsi sulla Terra e risvegliarsi tra le stelle potrebbe non essere più così lontano.

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