“Rischio lesione intracranica”, l’allarme sulle condizioni del portiere Donnarumma: cosa è successo | FOTO

Si sono registrati momenti di grande paura per Gigio Donnarumma, portiere italiano attualmente al Psg
  • Infortunio Donnarumma
    Foto di Sebastien Nogier / Ansa
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Il calcio, pur essendo uno sport generalmente sicuro, può talvolta riservare episodi di infortuni o collisioni che mettono a rischio il benessere dei calciatori. Questo è quanto accaduto recentemente a Gianluigi Donnarumma, portiere del Paris Saint-Germain, che è stato costretto a lasciare il campo dopo un violento scontro con un giocatore del Monaco. La dottoressa Inés Lipperheide, esperto in traumi sportivi ha lanciato l’allarme sul portiere italiano in un’intervista rilanciata a ‘Marca’. Secondo la dottoressa Lipperheide, quando si subisce un impatto violento sul viso è fondamentale adottare alcune misure precauzionali per escludere eventuali complicazioni più gravi. Nel caso specifico di Donnarumma, sembra che il danno sia limitato ai tessuti molli, come la zona della guancia, ma resta comunque essenziale un monitoraggio attento.

Esami diagnostici immediati

La dottoressa sottolinea l’importanza di sottoporsi a una TAC o a uno scanner della testa. Dopo un colpo di questa natura, il paziente deve essere trasportato tempestivamente in ospedale per effettuare questi esami al fine di escludere problemi più gravi, come lesioni intracraniche. Successivamente, è necessario monitorare da vicino il livello di coscienza del paziente per identificare eventuali complicazioni che potrebbero emergere nelle ore successive al trauma.

Le possibili conseguenze di un trauma cranico

La dottoressa Lipperheide avverte che uno degli esiti più preoccupanti di un trauma cranico è la possibilità di una lesione intracranica: “è fondamentale escludere questa eventualità con esami specifici”, afferma. “Come accade con i lividi, i traumi possono manifestare conseguenze nelle ore successive. Per questo è cruciale mantenere sotto osservazione lo stato del paziente”. 

La lesione intracranica

Le lesioni intracraniche rappresentano un gruppo eterogeneo di condizioni patologiche che coinvolgono il contenuto del cranio, inclusi il cervello, i vasi sanguigni e le meningi. Queste lesioni possono variare per gravità, origine e impatto sulla salute, e richiedono una gestione tempestiva e accurata.

Tipologie di lesioni intracraniche

Le lesioni intracraniche possono essere classificate in base alla loro origine e natura:

Traumatiche:

  • Ematoma epidurale: raccolta di sangue tra il cranio e la dura madre, spesso causata da un trauma cranico.
  • Ematoma subdurale: accumulo di sangue tra la dura madre e l’aracnoide, comune negli anziani o nei pazienti con disturbi della coagulazione.
  • Contusione cerebrale: danno diretto al tessuto cerebrale, associato a edema e possibilmente a sanguinamento.

Non traumatiche:

  • Ictus emorragico: rottura di un vaso sanguigno intracranico, spesso correlata a ipertensione o aneurismi.
  • Tumori cerebrali: formazioni neoplastiche benigne o maligne che possono causare effetti compressivi e sintomi neurologici.
  • Infezioni: come ascessi cerebrali o meningiti che possono coinvolgere direttamente

Le manifestazioni cliniche delle lesioni intracraniche variano a seconda della loro natura, posizione e dimensione. I sintomi comuni includono:

  • Cefalea intensa e persistente
  • Nausea e vomito
  • Alterazioni dello stato di coscienza, fino al coma
  • Convulsioni
  • Debolezza o paralisi di uno o più arti
  • Disturbi visivi o del linguaggio

Il trattamento delle lesioni intracraniche dipende dalla causa sottostante e dalla gravità del quadro clinico. La prognosi varia notevolmente in base alla natura e alla tempestività della diagnosi e del trattamento.

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