L’epidemia di una malattia sconosciuta che ha colpito la Repubblica Democratica del Congo sembra ridimensionarsi, almeno per quanto riguarda il numero di vittime finora registrate. Secondo quanto riportato dall’International Society for Infectious Diseases (ISID), la situazione in Congo sta evolvendo con nuovi sviluppi riguardanti i dati sui contagi e i decessi.
Come spiegato dall’ISID sul proprio sito ufficiale, “i numeri dei casi e dei decessi sono cambiati con l’evolversi delle indagini“. Il 6 dicembre, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), citando il ministero della Sanità della Repubblica Democratica del Congo (RDC), ha dichiarato che sono stati segnalati 394 casi di contagio, di cui 30 mortali, un dato che appare nettamente inferiore rispetto alle previsioni precedenti, che indicavano oltre cento vittime in pochi giorni.
“I sintomi includono febbre, mal di testa, tosse, difficoltà respiratorie e anemia“, ha precisato l’ISID, aggiungendo che la malattia si è manifestata nella remota provincia di Kwango, nella zona sanitaria di Panzi, dove “non dispone di capacità di analisi“. Per far fronte alla situazione, il 5 dicembre un alto funzionario del ministero della Sanità ha dichiarato che i campioni relativi ai casi sono stati inviati a un laboratorio di Kigali, nella vicina provincia di Kwilu, con risultati attesi entro 48 ore.
Le analisi in corso, pertanto, sono cruciali per determinare con maggiore precisione la natura e l’evoluzione della malattia. Restano in attesa ulteriori conferme da parte delle autorità sanitarie, mentre il monitoraggio internazionale continua.