Il gruppo di ricerca SHINE (Snow High-altitude Instrumental Network and Implementation of Numerical modelling in mountain Environment) del CETEMPS dell’Università degli Studi dell’Aquila ha recentemente completato un’analisi approfondita delle condizioni nivologiche che hanno caratterizzato le montagne abruzzesi durante l’ultimo peggioramento meteorologico. Questa unità di ricerca, specializzata nell’osservazione e modellistica della criosfera, utilizza una combinazione di modellistica numerica avanzata e dati osservativi per monitorare le dinamiche del manto nevoso in contesti montani.
Le precipitazioni, iniziate il 23 dicembre e progressivamente esauritesi nella notte del 24, hanno portato significativi accumuli di neve fresca al suolo. Per valutare l’entità di questi accumuli, SHINE ha elaborato una stima basata su dati pubblici forniti dal Dipartimento di Protezione Civile e dalle rilevazioni delle stazioni meteorologiche automatiche dell’associazione Meteo Aquilano.
L’analisi ha evidenziato che le nevicate più intense hanno interessato principalmente la Majella, i settori centro-orientali del Parco Nazionale d’Abruzzo e il Gran Sasso, con accumuli che in alcune aree hanno superato il metro di spessore. Al contrario, sul massiccio del Velino-Sirente gli accumuli sono risultati più contenuti, oscillando tra valori deboli e moderati.
Nonostante l’importante quantità di neve fresca, l’intensa attività eolica registrata durante la perturbazione ha generato una distribuzione molto irregolare del manto nevoso, creando una significativa variabilità spaziale negli spessori al suolo. Questo fenomeno ha ulteriormente complicato la stima precisa degli accumuli, che richiede un’analisi dettagliata e una combinazione di osservazioni dirette e modellistica.
Il team SHINE proseguirà nelle prossime ore l’elaborazione dei dati provenienti dal servizio MeteoMont e dagli osservatori automatici installati sul territorio. Questi dati saranno fondamentali per fornire una valutazione più precisa e affidabile dell’accumulo di neve fresca, contribuendo a migliorare la comprensione delle dinamiche nivologiche in condizioni meteorologiche complesse e a supportare la gestione del rischio in aree montane.
Grazie a questa attività, SHINE conferma il suo ruolo centrale nella ricerca e nella modellistica nivologica, fornendo un contributo essenziale alla sicurezza e alla gestione del territorio montano abruzzese.