“Dobbiamo credere nelle nostre capacità di guidare lo sviluppo come vi hanno creduto le generazioni che ci hanno preceduto. Questo vale per l’energia che è la prima delle industrie, senza la quale non vi è sviluppo“: è quanto ha dichiarato il Ministro Adolfo Urso in un’intervista al Messaggero riferendosi alla legge delega sul nucleare che il governo si appresta a presentare. “Realizzeremo in Italia i reattori di nuova generazione, gli Smr e poi gli Amr, cioè i piccoli reattori, puliti e sicuri, realizzati su base industriale, adattabili, componibili e trasportabili in un container per essere installati su richiesta delle imprese nel pieno rispetto dei vincoli ambientali“, ha sottolineato Urso. Inoltre “abbiamo investito oltre 7 miliardi sul comparto spaziale per essere i protagonisti nella Space Economy, che ci consentirà di governare meglio anche la transizione green“.
Per quanto riguarda la richiesta italiana all’UE di rivedere il calendario per l’uscita dai motori endotermici, il Ministro ha assicurato: “La partita non è chiusa. La sostengono apertamente 15 Paesi, la maggioranza dei gruppi europei, con in testa Popolari e Consevatori, l’Acea, che rappresenta le case automobilistiche europee, le associazioni industriali di Italia, Germania, Francia, Spagna, ed anche il sindacato si muove. L’Europa delle imprese e del lavoro è con noi“.