Le dinamiche atmosferiche dell’emisfero settentrionale, regolate da fattori chiave come l’Oscillazione Artica (AO) e l’Oscillazione Nord Atlantica (NAO), stanno attualmente delineando un quadro meteorologico complesso e interessante per le prossime settimane. L’AO si trova in una fase di neutralità, un riflesso della variabilità delle anomalie di pressione e altezza geopotenziale sull’Artico, che rimangono miste e difficilmente prevedibili. Questa situazione sembra destinata a mantenersi stabile, senza grandi deviazioni, nel breve periodo.
La NAO, invece, mostra una tendenza positiva, sostenuta da una presenza consolidata di basse pressioni e anomalie geopotenziali negative sulla Groenlandia. Si prevede che questa configurazione persista, influenzando significativamente il clima in Europa. L’interazione tra queste anomalie negative sulla Groenlandia e un’area di alte pressioni sull’Europa meridionale favorisce uno schema prevalentemente zonale. Ne derivano temperature generalmente normali o superiori alla media in gran parte del continente europeo, inclusi il Regno Unito, mentre l’estremo nord della Scandinavia sperimenterà condizioni più fredde, con temperature inferiori o nella norma.
Nel contesto asiatico, il clima è attualmente influenzato da un blocco atmosferico a omega, che genera alte pressioni in Asia centrale, affiancate da aree di bassa pressione a ovest e a est. Tuttavia, è previsto un cambiamento nelle prossime settimane: l’Asia occidentale sarà dominata da alte pressioni, mentre un approfondimento delle basse pressioni caratterizzerà l’Asia orientale. Questo quadro comporterà temperature generalmente normali o superiori alla media, con un picco di anomalia positiva previsto in Siberia. Tuttavia, alcune aree locali, in Asia occidentale, centrale ed orientale, potrebbero sperimentare temperature più rigide, con valori inferiori o vicini alla norma.
Anche il Nord America è interessato da una dinamica in evoluzione. Attualmente, alte pressioni stanno dominando Alaska, Canada occidentale e Stati Uniti occidentali, favorendo basse pressioni sul Canada orientale e sugli Stati Uniti orientali. Questo schema, tuttavia, si invertirà nella prossima settimana, con basse pressioni a ovest e alte pressioni a est, per poi subire un possibile ulteriore ribaltamento verso la fine dell’anno. Le temperature rifletteranno questa variabilità: attualmente si registrano valori inferiori alla media dall’Alaska al Canada occidentale e centrale, così come negli Stati Uniti del Midwest superiore, mentre il Canada orientale e la maggior parte degli Stati Uniti stanno vivendo temperature nella norma o superiori. Con l’approssimarsi della prossima settimana, il riscaldamento interesserà gran parte del Nord America, lasciando solo la costa orientale degli Stati Uniti con temperature più fresche.
Infine, l’interazione tra il vortice polare e il blocco atmosferico alle alte latitudini continua a rappresentare un elemento di grande interesse. Quest’inverno è stato caratterizzato da un vortice polare particolarmente dinamico, che alterna periodi di intensificazione a fasi di rilassamento in rapida successione. Tuttavia, sembra che il vortice stia acquisendo maggiore forza e predominanza. Sebbene il suo comportamento sia stato finora imprevedibile, con possibili colpi di scena all’orizzonte, l’attuale configurazione potrebbe consolidarsi nelle settimane a venire, influenzando in modo significativo il clima dell’emisfero settentrionale.
Questa complessa interazione di oscillazioni atmosferiche, anomalie geopotenziali e schemi di pressione continua a definire il panorama climatico globale, offrendo una finestra dinamica sul comportamento dell’atmosfera e i suoi effetti sul clima a breve termine.