“Non mi stanco di dire che il mutamento climatico non deve diventare un alibi per la mancata prevenzione del passato. Dobbiamo lavorare per prevenire. Conosciamo già la previsione, ma non abbiamo mai fatto prevenzione. Prevenire è meglio che ricostruire“: è quanto ha dichiarato questa mattina all’Università di Catanzaro il Ministro per la Protezione civile Nello Musumeci, al terzo raduno interregionale di Protezione civile. Per Musumeci “è necessario cominciare dalle scuole per spiegare quali sono le condotte appropriate altrimenti versare lacrime sul latte che già abbiamo versato e che non possiamo più recuperare diventa davvero difficile. La Calabria ha un territorio fragile, molto fragile e complesso, il che significa che se noi studiamo i 10-15 obiettivi prioritari sui quali intervenire, sarà poi difficile pensare che si ripropongono le calamità che abbiamo conosciuto in Calabria ma non solo in Calabria negli ultimi 10-20 anni“.
“Abbiamo messo assieme le regioni del Sud – ha aggiunto Musumeci – per un momento di confronto e di analisi, in una logica importante di spirito comunitario, allo scopo di rinsaldare il volontariato nel settore della Protezione civile. E la Calabria si è confermata, in questo senso, in prima linea, soprattutto nella lotta agli incendi boschivi, che rappresentano una delle calamità di fronte alle quali le strutture di protezione civile sono spesso costrette ad alzare bandiera bianca, non soltanto in Italia. Basti pensare a quanto é accaduto ultimamente in California, Grecia, Spagna e Portogallo. Dobbiamo utilizzare criteri preventivi e la tecnologia, in questo senso, ci può aiutare tantissimo. Il fatto che in Calabria, per esempio, sia stato sperimentato, come deterrente, proprio per prevenire gli incendi boschivi, l’uso di droni, è un esempio che va applicato anche nel resto del Paese“.