La riduzione dei costi energetici e nuove soluzioni UE: le ultime indicazioni del ministro Pichetto

Il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto, ha affrontato il tema dell'energia
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“Centrale è la riduzione dei costi dell’energia. La competitività Paese sarà data da quello. A inizio mandato abbiamo centrato l’obiettivo del price cap ora occorre trovare nuove soluzioni in ambito Ue per quanto riguarda i percorsi di regolamentazione e di obiettivo”. Così il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto, nel suo intervento alla XVII edizione degli Stati Generali della Diplomazia, alla Farnesina, nella terza sessione su ‘La proiezione del saper fare italiano nel mondo: ricerca, scienza, energia e cultura’. Inoltre “vanno rafforzati gli attuali strumenti finanziari e da parte nostra, in ambito interno, gli strumenti legislativi”.

“Nel 2023 il settore energetico ha generato un valore aggiunto di 40 miliardi (1,9% sul Pil). Nelle rinnovabili gli investimenti in impianti di produzione elettrica sono stati 6,7 miliardi e 4,3 miliardi nel settore termico, con ricadute occupazionali rispettivamente di 39.000 e 37.000 unità”, continua Pichetto. “Considero la nostra diplomazia una eccellenza nella promozione dell’interesse nazionale e anche nella politica energetica e climatica il vostro contributo è prezioso – rimarca Pichetto – che si tratti di favorire la conclusione di uno dei 31 memorandum bilaterali che il Mase ha firmato in questi due anni e dei 34 che stiamo negoziando o di assisterci nei Consigli Ue Energia e Ambiente dove discutiamo di mercato elettrico, biocarburanti, imballaggi, deforestazione”.

Per quanto riguarda l’ambiente, ricorda poi Pichetto, “anche quest’anno siamo leader in Europa su materiali riciclati, con un tasso di riciclo del 20,8% rispetto alla media Ue dell’11,8%. Le imprese italiane che investono sulla sostenibilità sono un modello vincente e vogliamo estenderlo ad un comparto chiave del made in Italy, moda e tessile. Abbiamo perciò favorito l’adozione di una Agenda G7 per la circolarità che coinvolge governi, privati e altri stakeholders”.

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