Sabotaggio al cavo sottomarino Estlink-2: indagini sulla petroliera russa “Eagle S” e sulla ‘Flotta fantasma’

La polizia finlandese sta indagando sulla petroliera "Eagle S" proveniente dalla Russia in relazione all'interruzione di servizio del cavo sottomarino "Estlink-2"
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Quattro cavi di telecomunicazione sottomarini nel Baltico sono stati danneggiati nelle ultime ore, negli ultimi di una serie di incidenti che hanno coinvolto cavi per le telecomunicazioni e l’elettricità. Le ultime segnalazioni riguardano tre cavi tra la Finlandia e l’Estonia ed uno tra la Finlandia e la Germania. “La causa dei danni non è nota, ma secondo le aziende non avrà ripercussioni sui consumatori”, ha dichiarato Laura Laaster, portavoce del Ministero dell’Estonia degli Affari economici citata da Yle, l’emittente pubblica finlandese. Le autorità hanno aperto un’indagine senza escludere l’ipotesi di azioni di sabotaggio. Secondo l’agenzia finlandese per i trasporti e le comunicazioni Traficom, due cavi in fibra ottica di proprietà dell’operatore finlandese Elisa tra Finlandia ed Estonia sono stati interrotti, mentre un terzo cavo di Citic, azienda cinese, è stato danneggiato. Inoltre, un quarto cavo internet tra Finlandia e Germania, appartenente al gruppo finlandese Cinia, sarebbe stato tagliato.

Le indagini

La polizia finlandese sta indagando sulla petroliera “Eagle S” proveniente dalla Russia in relazione all’interruzione di servizio, a partire dal mezzogiorno di ieri, del cavo sottomarino “Estlink-2” che porta energia elettrica dalla Finlandia all’Estonia e ha aperto una inchiesta per sabotaggio aggravato. La petroliera con bandiera delle Isole Cook trasportava benzina senza piombo caricata in un porto russo e farebbe parte della cosiddetta ‘Flotta fantasma’ delle navi che operano per escludere il regime sanzionatorio, ha spiegato Sami Rakshit, direttore generale delle dogane finlandesi.

Il ripristino del collegamento elettrico Estlink 2, lungo 170 km, richiederà mesi, aumentando il rischio di carenze energetiche durante l’inverno, ha affermato l’operatore Fingrid. La nave Eagle S è stata identificata attraverso i dati di tracciamento come responsabile del passaggio sopra il cavo al momento dell’interruzione, riporta Reuters.

“Stiamo indagando su un grave atto di sabotaggio. Secondo le nostre analisi, un’ancora della nave sotto indagine ha causato il danno”, sono le parole di Robin Lardot, direttore dell’Ufficio nazionale finlandese. Il servizio doganale finlandese ha sequestrato il carico della nave, che si ritiene faccia parte della cosiddetta flotta ombra russa, composta da petroliere vecchie utilizzate per eludere le sanzioni sul petrolio russo.

Il Presidente della Finlandia Alexander Stubb sollecita l’eliminazione dei “rischi provocati” dalle navi della cosiddetta ‘Flotta fantasma russa”, che portano il petrolio da vendere fuori dal regime sanzionatorio. “Da ieri seguiamo la situazione”, ha spiegato il Premier finlandese, Petteri Orpo. Nel frattempo, in Estonia è stata convocata una riunione straordinaria di governo. Lo scorso novembre erano stati messi fuori uso altri due cavi sottomarini nel Mar Baltico: uno dalla Finlandia alla Germania e l’altro fra la Lituania e la Svezia. Nel settembre 2022 erano stati fatti esplodere i gasdotti NordStream. “Siamo in stretto contatto con i nostri colleghi nel Baltico settentrionale”, ha affermato il Premier estone, Kristen Michal.

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