Oggi, il primo dei satelliti Meteosat di terza generazione (MTG) di EUMETSAT, chiamato Meteosat-12, è diventato pienamente operativo. Il satellite promette di rivoluzionare le previsioni meteo e il monitoraggio del clima, fornendo dati molto precisi e ad alta risoluzione. EUMETSAT ha tenuto una conferenza stampa di presentazione, in cui vari esperti hanno spiegato le caratteristiche del satellite e le sue implicazioni in termini di previsioni meteo, allerte precoci e monitoraggio del clima.
Phil Evans, direttore generale di EUMETSAT, ha affermato che “raggiungere questo importante traguardo è stato la conseguenza di uno sforzo europeo perché include l’expertise di EUMETSAT, ESA, dell’industria che ha contribuito alle specifiche degli strumenti. È stato davvero un enorme sforzo collaborativo”, ha detto, ringraziando tutti gli attori coinvolti. Il direttore generale di EUMETSAT ha spiegato che Meteosat-12 è composto da 2 strumenti principali. Il primo è il Flexible Combined Imager (FCI) che ha “16 diversi canali che forniscono informazioni ogni 10 minuti dell’Europa e dell’Africa ed è un miglioramento significativo rispetto agli strumenti precedenti, che avevano 12 canali e fornivano molte meno informazioni. Il secondo importante strumento su questa piattaforma è il Lightning Imager (LI), che è completamente innovativo e nuovo per l’Europa”. Opera su Europa, Africa, Medio Oriente, parte del Sud America e la maggior parte dell’Atlantico, utilizzando 4 fotocamere per catturare i fulmini, “il che è molto importante per dare indicazioni sull’intensificazione delle tempeste e per identificare le aree ad alto rischio. Entrambi questi strumenti insieme daranno un contributo davvero importante al nowcasting e alle previsioni meteo numeriche e benefici tangibili ai cittadini europei”.
Con Meteosat-12 “miglioriamo la leadership europea nell’osservazione. E con il lancio di MTG-S1 l’anno prossimo, la rinforzeremo ancora di più. I dati del satellite Meteosat-12 svolgono anche un ruolo importante nel supportare lo sviluppo sostenibile in Africa. E oggi il nostro Consiglio ha approvato un programma, finanziato dall’Ue, Space for Early Warnings. Lavoreremo con l’Africa per assicurarci che abbiano i massimi benefici dai dati di questo nuovo satellite” in termini di eventi meteo estremi e cambiamento climatico.
Le implicazioni sulle previsioni meteo
Sarah Jones, Presidente del Servizio meteorologico tedesco (DWD), ha parlato delle implicazioni di Meteosat-12 sulle previsioni meteo numeriche e sul monitoraggio del clima. Dopo aver ricordato i recenti eventi meteo estremi in Europa, con catastrofiche inondazioni in diversi Paesi, Jones ha affermato che “la nostra responsabilità è fornire informazioni che siano utili a proteggere vite, proprietà e infrastrutture. Ed è il nostro lavoro anche continuare a migliorare queste informazioni. E i dati satellitari di EUMETSAT sono una parte molto importante di quello che facciamo. Una delle cose importanti che facciamo per le nostre previsioni è creare sistemi integrati di previsione”. Per il nowcasting, la transizione è di 2 ore mentre “la transizione nei modelli numerici necessita di molto tempo di calcolo, quindi dobbiamo chiudere il gap tra lungo e breve temine. E i dati e le immagini satellitari svolgono un ruolo in entrambe queste tecniche e anche in come cerchiamo di chiudere il gap tra queste due tecniche”.
“I nuovi dati disponibili da Meteosat-12 ci forniscono una risoluzione temporale migliorata, che ci dà molti più dettagli, e il numero di diversi canali ci dà maggiori opportunità per migliorare i nostri sistemi operativi e anche per ricerche scientifiche molto importanti. Quindi i nuovi dati dello strumento FCI ci permettono di mettere nei nostri modelli una migliore descrizione di nuvole e umidità e questo ha conseguenze per le nostre previsioni di temperatura, radiazione, campi di vento, che ci permettono anche di migliorare le previsioni che forniamo alla società e ai decisori. Vediamo anche un enorme potenziale dal Lightning Imager, che ci aiuterà a migliorare le capacità del modello di assimilare i temporali”, ha spiegato Jones.
L’esperta ha spiegato quali sono le conseguenze di avere più dettagli: “visto che il satellite guarda alle nuvole tutto il tempo, vede come le nuvole si sviluppano. Nel caso di un evento di forte maltempo, permette di catturare lo sviluppo molto presto, prima che le nuvole si sviluppino. Questo ci dà un’allerta precoce e un’indicazione precoce e questo ci permette davvero di migliorare le allerte al pubblico generale”.
“Gli eventi meteo estremi stanno diventando sempre più una sfida e una minaccia in conseguenza dei cambiamenti climatici. I dati del Flexible Combined Imager continueranno anche le nostre serie temporali esistenti. Abbiamo serie temporali di 14 anni che sono cruciali per il monitoraggio del cambiamento climatico e supporteranno anche l’adattamento climatico. Ci saranno grandi miglioramenti nelle nostre previsioni con questi nuovi dati”, ha concluso Jones.
Rispondendo ad una domanda, l’esperta ha spiegato che il passo in avanti con il satellite Meteosat-12 “è relativo alla nostra abilità di prevedere le caratteristiche dei sistemi meteo, come l’abilità di rappresentare meglio le nubi, le piogge, e fare ciò nella scala più fine, ma anche di calcolare meglio l’incertezza delle previsioni. La nuova generazione di satelliti migliorerà le nostre abilità di rappresentare le caratteristiche correttamente per ottenere il luogo esatto e per poter dare migliori informazioni quantitavive”.
Temporali
Alain Soulan, vicedirettore generale di MétéoFrance, ha parlato di come cambieranno le previsioni e il monitoraggio dei temporali grazie ai dati del satellite Meteosat-12. Soulan ha illustrato i contributi dei nuovi dati di Meteosat-12 nelle previsioni di temporali e forti piogge, fornendo l’esempio delle piogge eccezionali che hanno colpito parte della Francia meridionale il 17 ottobre 2024 e per le quali era stata emessa un’allerta rossa. Soulan ha parlato del nuovo prodotto Cloud Phase RGB, che rende possibile distinguere tra acqua liquida o ghiaccio dalle particelle sulle sommità delle nuvole e quindi fornire informazioni qualitative per identificare le nuvole. Poi Soulan ha illustrato altri due prodotti, Geocolor + LI Group, che “ci permettono di avere una fotografia a colori reali dallo spazio”. I due prodotti permettono di “seguire l’attività delle tempeste. È molto importante per i previsori avere questi nuovi prodotti”.
Soulan ha poi mostrato il contributo dei dati sui fulmini del Lightning Imager nel modello di previsione numerica AROME. “I dati forniscono informazioni sull’estensione delle tempeste e l’assimilazione nel nostro modello numerico ci consente di migliorare la descrizione delle nubi convettive nell’attuale stato dell’atmosfera, migliorando le previsioni numeriche”, ha spiegato. Il confronto tra le previsioni a 3, 4 e 5 ore sulle riflettività senza e con i dati dello strumento LI e le riflettività osservate il 15 agosto 2024 mostra che i nuovi dati forniti da Meteosat-12 permettono “una migliore comprensione dell’atmosfera. Questi dati vengono poi assimilati nel nostro modello per avere una previsione migliore”.
Applicazioni per l’energia
Restando in tema di applicazioni dei nuovi dati di Meteosat-12, Christoff Appenzeller, direttore generale di MeteoSwiss, ha parlato delle applicazioni sulla produzione di energia rinnovabile. “In Svizzera, abbiamo avuto un enorme aumento della produzione di energia solare. Per conoscere i posti giusti” in cui installare i pannelli, “bisogna avere informazioni sulla radiazione solare ed è possibile farlo con i satelliti. Meteosat-12 è uno strumento perfetto per questo perché ha un’alta risoluzione. Con Meteosat-12 possiamo davvero aumentare questa prospettiva climatologica”.
Appenzeller spiega che i dati possono poi essere integrati in programmi e strumenti che, per esempio, calcolano il potenziale per energia solare sul proprio tetto, calcolano i costi, e tutto ciò è basato sul satellite Meteosat-12 di EUMETSAT. Quindi si tratta di un “servizio climatico basato sul satellite”, conclude Appenzeller.
Desertificazione
Il satellite Meteosat-12 aiuterà anche nella lotta alla desertificazione nel mondo? Evans ha risposto che “la desertificazione è una conseguenza di una serie di cose in cambiamento”, tra cui il “cambiamento climatico” e “tante cose contribuiscono al cambiamento climatico. Una cosa che è molto importante è la “long baseline observation” del clima della Terra. EUMETSAT ha una serie temporale di 14 anni di osservazioni, che sono in grado di rivelare tendenze e cambiamenti”. Il satellite Meteosat-12 continuerà a condurre questo tipo di osservazioni con una maggiore risoluzione e precisione, il che fornirà informazioni importanti a quanti lavorano, per esempio, sulla modellazione climatica. Inoltre, con la migliore capacità di rilevare la riflettività della Terra, con il satellite Meteosat-12 si avrà anche una migliore capacità di rilevare le tempeste di polvere.
Focus sugli strumenti FCI e LI
“Il LI è il primo strumento di questo tipo non solo operato ma anche sviluppato in Europa“, ha spiegato all’AGI lo scienziato Bartolomeo Viticchié, “non è una tecnologia banale da sviluppare, parliamo di uno dei più rapidi processori che sono in orbita e questa capacità di processare i dati, in termini di tecnologia, è una cosa molto importante, in America si faceva già da tempo e per la prima volta viene fatto in Europa”.
FCI, ha detto all’AGI l’Instrument Scientist Alessandro Burini, “a livello di tecnologia è veramente un passo avanti rispetto allo strumento precedente in termini di purezza dell’immagine, dell’accuratezza radiometrica, della capacità di misurare la radiazione emessa e riflessa dalla Terra; anche a livello di risoluzione restituisce immagini che non si sono mai viste perché abbiamo due canali a 500 metri, che a 36mila chilometri dalla Terra è un risultato enorme, perché dobbiamo tenere la piattaforma estremamente stabile e a livello di accuratezza bisogna avere uno strumento estremamente sensibile e preciso”. “E’ uno strumento estremamente complesso ma dà anche grossi risultati”, ha aggiunto Burini, “gli americani avevano già qualcosa di simile, noi abbiamo più bande, una risoluzione maggiore”.
Il futuro di EUMETSAT
Entro il 2030 è previsto il lancio di un numero di nuovi MTG compreso tra i 12 e i 17 e il ritiro di cinque vecchi dispositivi, ha annunciato Evans. È quindi atteso, ha aggiunto, un “notevole miglioramento dell’affidabilità delle previsioni del tempo e del monitoraggio del clima”.