La sonda Parker pronta a entrare nella storia, epico flyby sul Sole il 24 dicembre

Una pietra miliare per la missione lanciata nel 2018
MeteoWeb

La NASA si prepara a scrivere un nuovo capitolo nella storia dell’esplorazione spaziale con la Parker Solar Probe, che il 24 dicembre (12:40 ora italiana) si avvicinerà al Sole come mai nessun oggetto costruito dall’uomo ha fatto prima. La sonda, delle dimensioni di una piccola automobile, sorvolerà la superficie solare a una distanza di soli 6,1 milioni di km, viaggiando a una velocità record di 690mila km/h.

Questo straordinario evento rappresenta una pietra miliare per la missione lanciata nel 2018, il cui obiettivo è quello di approfondire la conoscenza della nostra stella. La sonda Parker, dopo avere effettuato l’ultimo passaggio ravvicinato a Venere il mese scorso, si è posizionata su una traiettoria che la porterà a infrangere nuovamente i suoi stessi record di velocità e prossimità al Sole.

Un tuffo tra le fiamme del Sole

Durante il suo avvicinamento, la sonda Parker attraverserà pennacchi di plasma ancora legati alla superficie del Sole e volerà attraverso una regione di eruzione solare, come un surfista che si immerge sotto un’onda che si sta disperdendo. Ciò  avviene in un momento particolarmente significativo: il Sole si trova attualmente nella fase più turbolenta del suo ciclo undecennale, caratterizzata da potenti brillamenti solari che si susseguono rapidamente. Ciò permetterà agli scienziati di raccogliere dati ravvicinati sull’attività frenetica della stella.

Ci stiamo preparando a fare la storia”, ha dichiarato Nour Rawafi durante il congresso annuale dell’Unione Geofisica Americana (AGU). Secondo Rawafi, i dati raccolti dalla sonda ci aiuteranno a scoprire nuovi aspetti del comportamento del Sole e ci vorranno decenni per analizzarli completamente.

Sonda Parker, una missione ingegneristica straordinaria

La sonda Parker deve il suo successo a una progettazione ingegneristica di eccellenza. Dotata di uno scudo termico personalizzato e di un sistema autonomo di protezione, la sonda riesce a mantenersi operativa nonostante le condizioni estreme che affronta. Durante il suo prossimo passaggio ravvicinato, la parte anteriore dello scudo termico raggiungerà temperature fino a 982°C, ma il sistema è stato progettato per resistere fino a 1.371°C. Grazie ad un rivestimento bianco speciale, gran parte del calore verrà riflesso nello Spazio, mantenendo i sistemi interni della sonda a temperature prossime a quelle ambientali.

Elizabeth Congdon, ingegnere capo del sistema di protezione termica, ha sottolineato come l’approccio estremamente prudente della squadra abbia permesso di superare tutte le sfide poste dalla missione.

Parker Solar Probe, risultati rivoluzionari

Fin dal suo lancio, la Parker Solar Probe ha già fornito risposte a molti enigmi sul Sole. Tra le scoperte più significative, la sonda ha aiutato gli scienziati a capire come la corona solare, l’atmosfera esterna del Sole, raggiunga temperature centinaia di volte superiori a quelle della superficie solare. Inoltre, ha confermato l’esistenza di una zona priva di polveri vicino al Sole, dove il calore della radiazione solare trasforma la polvere cosmica in gas.

Attesa per i nuovi dati

Nonostante la complessità della missione, la sonda invierà un segnale di stato nei giorni immediatamente precedenti e successivi al passaggio ravvicinato, il 21 e il 27 dicembre. Se tutto andrà secondo i piani, le prime immagini potrebbero essere disponibili già con l’inizio del nuovo anno, mentre i dati scientifici seguiranno nelle settimane successive.

La missione della sonda Parker non solo segna un passo avanti nella nostra comprensione del Sole, ma rappresenta anche un tributo alla capacità umana di spingersi oltre i limiti del possibile. Come ha dichiarato Rawafi, “la Parker Solar Probe sta aprendo i nostri occhi a una nuova realtà sulla nostra stella”.

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