Energia, l’Ue punta sulla geotermia per la sicurezza energetica

I 27 Paesi Ue chiederanno alla Commissione europea di elaborare un piano per far decollare i progetti di geotermia
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I Paesi dell’Unione europea intendono promuovere l’energia geotermica, mentre cercano dei modi per sostituire il gas russo e abbassare i prezzi dell’energia. È quanto mostra una bozza di documento visionata dall’agenzia Reuters. La prossima settimana, i 27 Paesi Ue sosterranno congiuntamente l’energia geotermica per la prima volta in una riunione dei Ministri dell’energia Ue a Bruxelles, e chiederanno alla Commissione europea di elaborare un piano per far decollare i progetti. La bozza richiede una strategia europea per ridurre le emissioni dai sistemi di riscaldamento e raffreddamento e misure specifiche per accelerare i progetti geotermici. Secondo il documento, i ministri suggeriranno che ciò includa garanzie finanziarie per ridurre il rischio degli investimenti e regole di autorizzazione più semplici.

I progetti geotermici perforano il sottosuolo per accedere al calore sotterraneo locale, che viene portato in superficie per fornire una fonte costante di riscaldamento agli edifici o per generare elettricità. “L’uso dell’energia geotermica contribuisce agli obiettivi strategici dell’Unione europea riducendo la dipendenza energetica e le importazioni di combustibili fossili”, si legge nella bozza del documento.

Le sfide dell’energia geotermica in Europa

Gli elevati prezzi dell’energia per le industrie e le famiglie e la perdita della maggior parte del gas russo dall’invasione russa dell’Ucraina nel 2022 hanno spinto i Paesi europei ad accelerare l’espansione delle energie rinnovabili. Però, mentre la capacità eolica e solare è aumentata, l’energia geotermica – un’altra fonte rinnovabile che l’Ue spera possa aiutare a sostituire i combustibili fossili – resta marginale. I progetti incontrano ancora delle difficoltà, con elevati costi di investimento iniziali e normative complesse.

I dati Ue mostrano che nel 2022 la geotermia ha prodotto meno del 3% dell’energia dell’Ue. Questo, secondo il gruppo industriale European Geothermal Energy Council, nonostante la geotermia abbia il potenziale per coprire, entro il 2040, i tre quarti del fabbisogno di riscaldamento e raffreddamento negli edifici residenziali e commerciali europei.

La maggior parte dei Paesi Ue dispone già di sistemi di teleriscaldamento geotermico, ma solo pochi di essi – tra cui Francia, Germania e Italia – lo utilizzano per generare elettricità.

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