Il 13 dicembre la missione Lucy della NASA si avvicinerà alla Terra in un momento cruciale del suo viaggio verso la cintura degli asteroidi e oltre. Lucy, che prende il nome dal famoso fossile di ominide scoperto in Etiopia, rappresenta una delle più ambiziose missioni spaziali della NASA, con l’obiettivo di studiare un totale record di 11 asteroidi nel Sistema Solare.
Un passaggio ravvicinato
La sonda raggiungerà una distanza di appena 350 km dalla superficie terrestre, più vicino dell’orbita media della Stazione Spaziale Internazionale. Questo passaggio non è solo spettacolare, ma anche strategico: Lucy sfrutterà la gravità terrestre per aumentare la propria velocità di ben 7,2 km al secondo rispetto al Sole. Questo “effetto fionda” è essenziale per permettere alla sonda di raggiungere il suo prossimo obiettivo, l’asteroide Donaldjohanson, nel 2024, prima di dirigersi verso gli asteroidi Troiani.
Gli asteroidi Troiani, fossili del Sistema Solare
Gli asteroidi Troiani, che condividono l’orbita di Giove, sono considerati autentici fossili cosmici, resti inalterati delle prime fasi di formazione del Sistema Solare. La missione Lucy visiterà 6 di questi corpi celesti: inizierà con Eurybates e il suo satellite nell’estate del 2027, seguiti da Polymele e la sua luna, Leucus e infine Orus nel 2028. Nel 2033, Lucy raggiungerà il sistema binario Patroclus-Menoetius, situato tra i Troiani che seguono Giove nella sua orbita.
Lucy e gli asteroidi, un viaggio attraverso il tempo e la scienza
Il nome della missione è un omaggio a Lucy, il fossile che ha rivoluzionato la paleontologia e che, a sua volta, deve il nome alla celebre canzone dei Beatles Lucy in the Sky with Diamonds. Anche l’asteroide Dinkinesh, il primo obiettivo della sonda visitato lo scorso anno, richiama l’antenato umano: è il nome etiope del fossile e significa “sei meravigliosa”.
Il prossimo incontro ravvicinato con la Terra è un’opportunità unica per osservare la sonda in cielo: grazie al Virtual Telescope Project sarà possibile vedere le immagini in diretta.
La finestra successiva per assistere a un evento simile sarà nel 2030, quando Lucy tornerà nuovamente nei pressi del nostro pianeta per un ulteriore assist gravitazionale.
Lucy non è solo una missione scientifica, ma anche un viaggio simbolico nel passato del Sistema Solare, alla scoperta dei suoi segreti più antichi.