Agrivoltaico e fonti rinnovabili: corsa ai progetti, ma c’è un problema

L'analisi sull'agrivoltaico: si tratta di un sistema di produzione agricola e fotovoltaica realizzate sul medesimo terreno
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“Tutti pazzi per l’agrivoltaico, cioè i moduli fotovoltaici diradati tra i filari delle colture in modo da consentire entrambe le produzioni solari, quella della fotosintesi clorofilliana vegetale e quella del silicio bifacciale fotovoltaico. Nel 2024 la commissione di valutazione di impatto ambientale dei progetti Pnrr e Pniec ha esaminato 153 investimenti in campo agrivoltaico, e qui “campo” non è in metafora. Non è un caso se cominciano a sollevarsi le proteste ed i ricorsi per via giudiziaria di sindaci, comitati nimby e associazioni agricole. Ma in termini di dimensione, i colossali impianti eolici in mezzo al mare sono primi in assoluto tra quelli finanziati dai piani di ripresa e resilienza (Pnrr) ed Energia e clima (Pniec), con investimenti a preventivo pari a 30,6 miliardi di euro. Il diverso tra numerosità e valore apre un tema. Quali hanno la precedenza? E’ più importante esaminare prima i progetti grandi che accelerano la realizzazione dei piani energetici e climatici, come indica la legge, oppure vengono prima i progetti secondo l’ordine della coda? Alcune frasi recenti di diversi Tar e del Consiglio di Stato dicono che la pianificazione non conta e vale l’ordine di arrivo”, si legge su Il Foglio.

“I progetti presentati all’esame Via sono stati 733, in cui spiccano due tendenze: l’aumento dei grandi progetti infrastrutturali come porti, strade e ferrovie e, nel campo energetico, il gran numero di investimenti nelle fonti rinnovabili nei tre anni di attività si sono accumulati in attesa di soluzione circa 1.600 istanze”, continua il giornale.

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