“Se è del tutto evidente la necessità di affrontare con urgenza la carenza idrica e trovare nuovi modi per finanziare i lavori di ristrutturazione delle tubature che perdono, come sostenuto dalla commissaria Ue, il silenzio della politica italiana su un tema cruciale per il presente e il futuro del nostro Paese è agghiacciante e rivela la mancanza di una qualsiasi visione di lungo periodo in materia, a prescindere dagli schieramenti politici“: è quanto afferma in una nota il Codacons, che è intervenuto diverse volte sulla “crisi idrica senza precedenti esplosa nel corso del 2024, con una siccità particolarmente grave che ha colpito duramente regioni come Sicilia, Calabria, Puglia e Sardegna“.
Il Codacons denuncia una situazione, in larghe parti d’Italia, “ormai insostenibile: la cronaca recente è satura di testimonianze riguardo razionamenti, invasi svuotati e proteste popolari, mentre i problemi di sempre – la rete idrica sempre più vetusta, le perdite idriche colossali – sembrano senza soluzione. E la certezza è che la situazione, in assenza di interventi e soluzioni, peggiorerà ulteriormente“.
L’Associazione invita quindi “i partiti italiani a sviluppare proposte e soluzioni per risolvere questa emergenza: che, come noto, è il prodotto di una combinazione tra il cambiamento climatico e una gestione idrica carente ormai ultradecennale“.
“Nessuno parla di come risolvere la crisi idrica, uno dei problemi più importanti per l’Italia di oggi e di domani”, dichiara il presidente Carlo Rienzi. “Vediamo quando i partiti si accorgeranno che sono queste le priorità del Paese, intorno a cui mobilitare le migliori energie nazionali”, conclude.