Marte, la NASA cambia i piani per portare sulla Terra i campioni

NASA ha dichiarato che i lavori di progettazione proseguiranno fino alla metà del 2026
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NASA ha annunciato ieri che nei prossimi 18 mesi condurrà studi su 2 diverse soluzioni per il ritorno dei campioni da Marte, nell’ambito della missione Mars Sample Return, con l’obiettivo di riportare sulla Terra i campioni raccolti dal rover Perseverance già dal 2035. le 2 opzioni differiscono principalmente nel modo in cui verrà effettuato l’atterraggio del modulo di recupero dei campioni su Marte, che poi li trasporterà in orbita con un razzo chiamato Mars Ascent Vehicle (MAV).

La prima opzione prevede l’utilizzo della tecnologia “sky crane“, sviluppata dal Jet Propulsion Laboratory (JPL) per l’atterraggio dei rover Perseverance e Curiosity. Questa opzione, con costi stimati tra i 6,6 e i 7,7 miliardi di dollari, prevede l’uso di un modulo di recupero ridotto e un MAV più piccolo. Secondo il JPL, questa soluzione potrebbe ridurre il costo totale del progetto MSR, inizialmente stimato a circa 11 miliardi di dollari. La seconda opzione, con un costo compreso tra i 5,8 e i 7,1 miliardi di dollari, si basa su un “lander” pesante fornito da aziende commerciali, come Blue Origin e SpaceX, che già sviluppano tecnologie per il trasporto sulla Luna.

Entrambe le opzioni prevedono l’utilizzo di un generatore termoelettrico radioisotopico (RTG) per alimentare il modulo di recupero, evitando i problemi derivanti dalle tempeste di polvere che compromettono i pannelli solari. Inoltre, è prevista una nuova tecnologia per il trasferimento dei campioni da Perseverance al lander, garantendo la protezione planetaria per evitare la contaminazione dei campioni con polvere marziana.

NASA ha dichiarato che i lavori di progettazione proseguiranno fino alla metà del 2026, con l’obiettivo di lanciare il modulo europeo Earth Return Orbiter nel 2030 e il lander di recupero nel 2031, con un ritorno dei campioni previsto tra il 2035 e il 2039, a seconda dei finanziamenti disponibili.

Il progetto di ritorno dei campioni marziani ha suscitato l’interesse di altri Paesi, tra cui la Cina, che prevede una missione di recupero già nel 2028. Tuttavia, NASA ha sottolineato che il suo approccio scientifico mira a fornire un’analisi più completa della storia di Marte, in particolare per quanto riguarda la possibilità di vita nel passato del pianeta.

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