La Moldova cede gas alla Transnistria dopo lo stop russo: crescono le tensioni

Gazprom aveva denunciato violazioni del contratto da parte della Moldova e il rifiuto a rinegoziare il debito accumulato da Chisinau
MeteoWeb

La Moldova invia gas a 14 insediamenti nella regione filo russa della Transnistria dopo lo stop dei rifornimenti russi il primo gennaio. Gazprom aveva anticipato la chiusura dei rubinetti dopo che l’Ucraina aveva a sua volta chiuso i suoi gasdotti al flusso del gas di Mosca e rifiutato una estensione per la Moldova. Chisinau ha annunciato la convocazione di un diplomatico russo per protestare contro “la pericolosa disinformazione diffusa dall’ambasciata russa in Moldova che cerca di attribuire la responsabilità di una crisi creata dalla Russia”, come ha reso noto il ministero degli Esteri, denunciando il tentativo di “dividere la società della Moldova oscurando la vera origine della crisi in corso in Transnistria”.

Gazprom aveva denunciato violazioni del contratto da parte della Moldova e il rifiuto a rinegoziare il debito accumulato da Chisinau. L’ottobre del 2022 l’azienda russa aveva ridotto il volume dei rifornimenti alla Moldova del 30 per cento, a 5,7 milioni di metri cubi. Da allora, Chisinau reindirizzava tutto il gas russo che importava dalla Russia sulla Transnistria, dove si trova la grande centrale elettrica alimentata a gas che poi vendeva energia al resto del Paese a costi bassi. Chisinau aveva già iniziato ad acquistare gas per il suo consumo interno da altri Paesi europei. In Transnistria gli unici introiti arrivavano dalla vendita di energia elettrica.

Gazprom aveva anticipato la sua disponibilità a reindirizzare il suo gas – dopo la chiusura dei gasdotti ucraini – attraverso il gasdotto TransBalkan, ma solo se Chisinau avesse accettato di ripagare i suoi debiti pari a 700 milioni di dollari (8 milioni secondo Chisinau). Un’altra alternativa, per Gazprom, sarebbe stata il proseguimento del flusso attraverso l’Ucraina, se Chisinau e Kiev avessero raggiunto un accordo in tal senso. Kiev tuttavia non è disponibile a una tale intesa, dal momento che Moldovagaz – l’azienda che trasporta il gas in Moldova – è al 50% di Gazprom.

Condividi