Oceani da record: nel 2024 un nuovo massimo nelle temperature marine

Nel 2024, il contenuto di calore oceanico (OHC) nei primi 2000 metri ha raggiunto livelli record
MeteoWeb

Le acque degli oceani, sia di superficie che profonde, hanno raggiunto nel 2024 temperature mai registrate prima: lo rivela uno studio dell’Institute of Atmospheric Physics (Chinese Academy of Sciences), condotto da un team internazionale di 54 scienziati. Pubblicato su Advances in Atmospheric Sciences, lo studio sottolinea l’impatto cruciale dell’innalzamento delle temperature oceaniche sul clima terrestre e sulla vita umana.

Gli oceani assorbono il 90% del calore in eccesso dovuto al riscaldamento globale, fungendo da “polmone termico” del pianeta. Nel 2024, il contenuto di calore oceanico (OHC) nei primi 2000 metri ha raggiunto livelli record, con un aumento di 16 zettajoule rispetto al 2023. Per prospettiva, questa quantità di energia corrisponde a circa 140 volte la produzione mondiale di elettricità nel 2023.

Le temperature superficiali oceaniche, fondamentali per il trasferimento di calore e umidità nell’atmosfera, mostrano un incremento significativo dalla metà del XX secolo. Tuttavia, i cambiamenti non sono uniformi: il riscaldamento è più marcato nell’Atlantico, nel Mediterraneo e in alcune aree del Pacifico settentrionale, mentre cicli naturali come El Niño e La Niña influenzano le regioni tropicali. Persino le acque polari stanno accumulando calore.

L’impatto di questo riscaldamento si riflette in eventi meteorologici estremi. Secondo il dottor Kevin Trenberth, del National Center for Atmospheric Research, il maggiore contenuto di vapore acqueo atmosferico – un potente gas serra – alimenta siccità, incendi boschivi, inondazioni e uragani. Negli ultimi 12 mesi, 104 nazioni hanno registrato temperature record, con disastri climatici che hanno colpito regioni come Africa, Asia meridionale, Europa e la Grande Barriera Corallina.

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