Dopo le affermazioni di Donald Trump sulla modifica del nome del Golfo del Messico, il Ministro dell’Economia del Messico Marcelo Ebrard ha negato ciò possa diventare realtà, ed ha aggiunto che “tra 30 anni si chiamerà ancora come oggi“. Ieri il presidente eletto ha affermato la sua intenzione di cambiare il nome al Golfo del Messico: “Lo chiameremo Golfo d’America, che bel nome!“.
“Ciò che dobbiamo fare è proteggere le relazioni” tra i 2 Paesi, ha sottolineato Ebrard in una conferenza stampa a Guadalajara. Il trattato tra Messico, Stati Uniti e Canada (Usmca) è “di grande successo“, è “un risultato della prima amministrazione di Trump” e ci sono elementi per dimostrarlo, ha spiegato. “Oggi direi che, se potessimo vederci tra 30 anni, il Golfo del Messico si chiamerebbe ancora così, ma non entreremo in questo dibattito“. Secondo il Ministro, con l’arrivo del prossimo presidente degli Stati Uniti non ci saranno sorprese, perché il governo messicano ha preparato da mesi una strategia per affrontare i possibili scenari.
“Cambieremo il nome del Golfo del Messico in Golfo d’America, che ha un suono meraviglioso“, ha affermato Trump. “Il Golfo d’America, che bel nome, ed è appropriato“, ha commentato, facendo riferimento al grande bacino d’acqua delimitato a Nord dalla costa meridionale degli Stati Uniti, dal Texas alla Florida, e che si estende fino alla penisola dello Yucatan, in Messico. Un consiglio federale ha il potere di rinominare i luoghi geografici all’interno degli Stati Uniti e la deputata repubblicana Marjorie Taylor Greene ha immediatamente promesso di introdurre una legge per attuare il piano. Tali cambiamenti non sarebbero necessariamente vincolanti per gli Stati che confinano con il Golfo o per altri Paesi. Negli ultimi secoli, il Golfo è stato anche conosciuto come Golfo de Nueva España e Mar di Florida, tra gli altri, riflettendo la sua lunga storia contesa tra Francia, Spagna e altri Paesi europei durante la colonizzazione del Nuovo Mondo.
Trump, così come qualsiasi americano, può suggerire una ridenominazione dei luoghi negli Stati Uniti. In base alla legge federale, il governo americano può nominare e/o rinominare formalmente le caratteristiche geografiche, dai fiumi e laghi alle montagne. Supervisionato dal Board of Geographic Names, questa procedura è più frequente di quanto si possa pensare e negli ultimi anni i funzionari federali hanno cambiato nomi di luoghi storici ritenuti offensivi, in particolare per gli afroamericani e i nativi americani.