Ambizioso test per New Shepard di Blue Origin: simulata la gravità lunare | FOTO e VIDEO

Con il successo della missione NS-29, Blue Origin e la NASA hanno compiuto un ulteriore passo avanti verso la Luna
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Il primo lancio suborbitale del 2025 di Blue Origin è stato effettuato oggi alle 17 ora italiana dal sito di lancio Launch Site One, nel Texas occidentale. Il razzo New Shepard, nella missione denominata NS-29, ha trasportato a bordo 30 esperimenti scientifici, di cui 29 focalizzati sullo sviluppo di tecnologie per future missioni lunari, in collaborazione con la NASA.

Esperimenti per l’esplorazione lunare

Dei 29 esperimenti presenti nella capsula di New Shepard, ben 17 sono stati sviluppati dalla NASA per testare strumenti, ancoraggi, sistemi di trasporto della polvere e altri dispositivi che potrebbero supportare future missioni robotiche e con equipaggio umano sulla superficie lunare. Il volo ha fornito “circa 2 minuti di gravità lunare simulata, consentendo ai ricercatori di testare e ridurre i rischi legati a innovazioni cruciali per il programma Artemis, l’esplorazione planetaria e le missioni spaziali commerciali“, ha spiegato la NASA.

Per raggiungere questo obiettivo, la capsula di New Shepard ha attivato i suoi propulsori di controllo di reazione, generando una rotazione di circa 11 giri al minuto. “Questa velocità di rotazione simula una gravità pari a un sesto di quella terrestre al centro dei compartimenti della capsula, permettendo ai clienti di accelerare lo sviluppo e la maturazione tecnologica dei loro carichi utili destinati alla Luna a costi ridotti“, ha dichiarato Blue Origin.

Gli esperimenti chiave della missione di New Shepard

Tra gli esperimenti principali inclusi nel volo di New Shepard NS-29 vi sono:

  • Electrostatic Dust Lofting (NASA Kennedy Space Center): uno studio su come la polvere lunare si carica elettricamente e si solleva quando esposta alla luce ultravioletta;
  • Fluidic Operations in Reduced Gravity Experiment (NASA Jet Propulsion Laboratory): un’indagine sulle dinamiche dei gas e dei liquidi in condizioni di microgravità, parte dell’iniziativa NASA FORGE;
  • Honey Bubble Excitation Experiment (Honeybee Robotics): un esperimento che analizza il comportamento delle bolle nei liquidi viscosi sulla superficie lunare;
  • Soil Properties Assessment Resistance and Thermal Analysis (JPL): un test per valutare le proprietà geomeccaniche del suolo sotto la superficie lunare;
  • Lunar-g Combustion Investigation (NASA Glenn Research Center): un’indagine su come i materiali bruciano in condizioni di gravità lunare,
  • Film Evaporation MEMS Tunable Array Micropropulsion System (FEMTA) (Purdue University): un micropropulsore innovativo a base d’acqua per satelliti operanti in ambienti di bassa gravità.

Oltre agli esperimenti scientifici, il razzo ha trasportato migliaia di cartoline spaziali come parte dell’iniziativa educativa “Club for the Future” di Blue Origin, progettata per ispirare le nuove generazioni a intraprendere carriere nei settori scientifici e tecnologici.

Blue Origin, missione di circa 10 minuti

Il profilo di volo è stato simile a quelli precedenti: la missione NS-29 è durata circa 10-11 minuti dal decollo all’atterraggio. Dopo il lancio, capsula e booster si sono separati pochi minuti dopo il decollo, permettendo così al booster di rientrare con un atterraggio verticale controllato presso una piattaforma vicino al sito di lancio. Nel frattempo, la capsula ha continuato la sua ascesa, superando la linea di Kármán a 100 km di altitudine, confine riconosciuto a livello internazionale per l’inizio dello Spazio.

La capsula ha poi effettuato il rientro, atterrando dolcemente grazie a un sistema di paracadute. Tuttavia, l’aspetto più innovativo di questa missione rispetto ai precedenti voli di New Shepard è stata la manovra di rotazione per simulare la gravità lunare, durata complessivamente circa 2 minuti.

Con il successo della missione NS-29, Blue Origin e la NASA hanno compiuto un ulteriore passo avanti nello sviluppo delle tecnologie necessarie per il programma Artemis e altre future esplorazioni lunari.

Lancio Blue Origin, il liftoff
Lancio Blue Origin, il rientro del booster
Lancio Blue Origin, l'atterraggio della capsula
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