Duecentomila fedeli nell’area di Piazza San Pietro per assistere ai funerali di Papa Francesco, a cui si aggiungeranno le persone che si posizioneranno lungo il tragitto che percorrerà il corteo funebre e davanti alla Basilica di Santa Maria Maggiore, dove avverrà la tumulazione. Una folla a cui si uniranno capi di Stato e di governo con 170 delegazioni da tutto il mondo che raggiungeranno in queste ore la Capitale per partecipare alle esequie. Per questo il piano di sicurezza messo a punto per domani sarà imponente. In campo, circa quattromila uomini e donne delle forze dell’ordine, tra Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza, a cui si aggiungeranno quelli dell’intelligence, i militari dell’esercito e quattromila volontari. Impiegati duemila agenti della Polizia locale per i servizi di viabilità e in particolare per far rispettare le chiusure stradali al passaggio dei cortei presidenziali, tutti scortati. Diverse le squadre dei Vigili del Fuoco operative con le unità NBCR per il contrasto alla minaccia nucleare, batteriologica, chimica e radiologica.
Più di 500 i pullman attesi e che hanno già prenotato gli stalli di sosta. Potenziati anche i treni con 260mila posti per raggiungere la capitale. Al momento il Gruppo Ferrovie ha favorito il viaggio a prezzi scontati di quasi 26mila passeggeri. Da mercoledì sono inoltre 65mila i biglietti regionali venduti con destinazione Roma Termini/Tiburtina/S.Pietro, circa 20mila al giorno. Incrementato anche il servizio di emergenza sanitaria con 55 squadre sanitarie, 11 postazioni mediche avanzate e 52 ambulanze in più. L’ospedale Santo Spirito, a pochi metri dal Vaticano, in pieno assetto, è pronto per qualsiasi evenienza. È stata inoltre individuata un’altra struttura in caso di necessità per i capi di Stato.
Le delegazioni attese
A guidare le delegazioni che saranno presenti domani alle esequie solenni di Papa Francesco ci saranno 12 sovrani regnanti, 52 capi di Stato, 14 capi di governo. Inoltre, ci saranno due principi ereditari – tra i quali il Principe William – consorti di capi di Stato, Ministri, Presidenti dei parlamenti e capi delle principali istituzioni internazionali e multilaterali. La delegazione italiana sarà guidata dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e vedrà la presenza di tutte le massime cariche dello Stato, tra le quali il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Gli occhi saranno puntati, in particolare, sul Presidente USA Donald Trump, in arrivo da Washington con la First Lady Melania. Ci sarà anche attenzione mediatica sulla possibilità che il leader USA abbia contatti con il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky o con la rappresentante russa, il Ministro della Cultura Olga Borisovna Lyubimova. Inoltre si è ventilata la possibilità di un incontro con il Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.
Le attuale conferme nel seguente elenco:
- Italia: Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
- Stati Uniti: Presidente Donald Trump, accompagnato dalla First Lady Melania Trump, e l’ex Presidente Joe Biden. Trump ha detto che incontrerà anche Meloni.
- Ucraina: Presidente Volodymyr Zelensky, con la moglie.
- Francia: Presidente Emmanuel Macron, con i Ministri Jean-Noël Barrot (Affari Esteri) e Bruno Retailleau (Interni).
- Argentina: Presidente Javier Milei, accompagnato dalla sorella Karina Milei.
- Brasile: Presidente Luiz Inácio Lula da Silva.
- Germania: Presidente Frank-Walter Steinmeier e Cancelliere Olaf Scholz.
- Regno Unito: Primo Ministro Keir Starmer e il Principe William, in rappresentanza di Re Carlo III.
- Spagna: Re Felipe VI e Regina Letizia, con la Regina emerita Sofia.
- Belgio: Re Filippo e Regina Matilde.
- Polonia: Presidente Andrzej Duda, con la moglie.
- Portogallo: Presidente Marcelo Rebelo de Sousa, Primo Ministro Luís Montenegro, Presidente del Parlamento José Pedro Aguiar-Branco e Ministro degli Esteri Paulo Rangel.
- Taiwan: Vicepresidente.
- Slovacchia: Presidente Peter Pellegrini.
- Ungheria: Presidente Tamás Sulyok.
- Lettonia: Presidente Edgars Rinkēvičs.
- Lituania: Presidente Gitanas Nausėda.
- Romania: Presidente ad interim Ilie Bolojan.
- Svizzera: Presidente Karin Keller-Sutter.
- Nuova Zelanda: Primo Ministro Christopher Luxon.
- Giappone: Ministro degli Esteri Takeshi Iwaya, capo della delegazione.
- Bangladesh: Muhammad Yunus, Premio Nobel per la pace.
- Honduras: Presidente Xiomara Castro.
- Unione Europea: Presidente della Commissione Ursula von der Leyen, Presidente del Parlamento Roberta Metsola, Presidente del Consiglio europeo Antonio Costa.
- ONU: Segretario Generale António Guterres.
- Capo Verde: Presidente José Maria Neves.
- FIFA: Presidente Gianni Infantino.
- Russia: Ministro della Cultura Olga Lyubimova, in rappresentanza del governo (il Presidente Vladimir Putin sarà assente).
- Israele: Ambasciatore presso la Santa Sede Yaron Zeidman, Rabbino Capo di Roma Riccardo Di Segni e Presidente della comunità ebraica di Roma.
- Palestina: Delegazione composta dal Primo Ministro Mohammed Mustafa, Ramzi Khoury e Varsen Aghabekian, con l’ambasciatore palestinese presso la Santa Sede (il Presidente Mahmoud Abbas non parteciperà).
- Messico: Ministro dell’Interno Rosa Icela Rodríguez, in rappresentanza del governo (la Presidente Claudia Sheinbaum non parteciperà).
- Chiesa Ortodossa Russa: Delegazione guidata dal metropolita Antonij.


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