L’11 maggio 1984 un nuovo forte terremoto scuoteva il Centro/Sud

Particolarmente colpiti furono i comuni di Abruzzo, Lazio e Molise
MeteoWeb

L’11 maggio 1984 un violento terremoto colpì l’Italia centro-meridionale, aggravando i danni provocati dalla scossa principale avvenuta solo 4 giorni prima. Il sisma, con epicentro nella porzione meridionale del Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, raggiunse una magnitudo momento di 5.5 e un’intensità del VII grado della scala Mercalli. La terra tremò nuovamente alle 12:42, seminando paura e causando nuovi crolli in un’area già duramente provata. Particolarmente colpiti furono i comuni di Abruzzo, Lazio e Molise, dove molte abitazioni e strutture già lesionate crollarono del tutto. A Forlì del Sannio (IS) si verificarono anche fenomeni franosi, che complicarono ulteriormente la situazione.

L’intera sequenza sismica, con repliche avvertite fino al 19 maggio, provocò 3 vittime indirette e circa 83 feriti. Più di 70 Comuni furono interessati, con danni ingenti ad Alfedena, Ateleta, Pescasseroli e altre località montane.