Il 28 maggio 1971, l’Unione Sovietica compie un altro audace passo nella corsa allo Spazio, lanciando la sonda Mars 3, la nona del programma destinato all’esplorazione del pianeta Marte. Parte integrante della missione interplanetaria del programma Mars, la sonda è stata progettata per compiere un’impresa senza precedenti: raggiungere il suolo marziano e trasmettere dati direttamente dalla sua superficie.
Il lancio, avvenuto dal cosmodromo di Baikonur, è il risultato di anni di ricerca e sviluppo nell’ambito dell’ingegneria aerospaziale sovietica. Mars 3 trasporta un modulo orbitante e uno di discesa, con l’obiettivo ambizioso di effettuare un atterraggio controllato e operativo sul Pianeta Rosso. A distanza di 6 mesi, il 2 dicembre 1971, la missione raggiungerà il suo traguardo: l’atterraggio su Marte.
Sebbene le comunicazioni con il lander dureranno solo pochi secondi, Mars 3 resterà nella storia come il primo oggetto terrestre ad aver toccato il suolo marziano in modo relativamente sicuro. Il breve segnale inviato segna un traguardo epocale nella corsa spaziale, confermando le capacità tecnologiche dell’Unione Sovietica e alimentando le ambizioni scientifiche dell’umanità nella conquista del cosmo.