In Spagna diverse compagnie del settore elettrico sostengono di “non aver individuato nessun problema” nei propri impianti in concomitanza con il maxi blackout dello scorso 28 aprile, mentre invocano un’analisi “aperta, rigorosa e trasparente” di quella crisi energetica: è quanto riportato dalla Efe e altri media iberici, citando un comunicato dell’Associazione di società dell’energia elettrica (Aelec). Di questa associazione fanno parte gruppi come Endesa (controllato dalla italiana Enel), Iberdrola e Edp. La nota di Aelec sottolinea che, a un mese dal blackout, “il settore elettrico e i cittadini sono ancora privi di una spiegazione ufficiale e dettagliata dell’accaduto”. E si riferisce in particolare all’operatore del sistema, Red Eléctrica de España (Ree, società privata con partecipazione statale), affermando che dovrebbe “smettere di dare giudizi pubblici che non fanno che aumentare la confusione” e sostenendo che “è imprescindibile maggiore chiarezza”.
Al momento, proseguono i lavori di un comitato tecnico guidato dal vicepremier e ministro della Transizione Ecologica Sara Aagesen per chiarire dinamica e causa del blackout. La scorsa settimana, il presidente di Ree, Beatriz Corredor, ha difeso l’operato in quei momenti della società che dirige, suggerendo che per capire cosa fosse avvenuto bisognasse anche analizzare “il resto del sistema”.