Due turisti, una donna belga e suo figlio, sono morti a causa delle inondazioni improvvise che si sono registrate in Giordania. Lo rende noto il portavoce della Direzione per la sicurezza pubblica citato dall’agenzia di stampa Petra. I corpi della donna e di suo figlio sono stati ritrovati nel distretto meridionale di Shobak dalle squadre di soccorso impegnate nelle ricerche dopo che i due erano stati dati per dispersi. Le autorità di Amman hanno aperto un’inchiesta. Ieri le autorità giordane avevano fatto sapere di aver evacuato circa 1.800 turisti dal sito archeologico Petra mettendoli in salvo delle inondazioni.
I dettagli
Secondo quanto riferito dalla polizia giordana, gli altri due figli della donna sono stati ritrovati vivi domenica sera, dopo ore di ricerche. L’intera famiglia faceva parte di un gruppo di 18 turisti impegnati in un’escursione avventurosa nella valle di Wadi al-Nakhil, quando è stata sorpresa dalla piena improvvisa. Il governatore del distretto di Ma’an, Hassan al-Jabour, ha spiegato ai microfoni dell’emittente statale Al-Mamlaka TV che quattordici membri del gruppo, tutti cittadini cechi, sono stati tratti in salvo domenica. Le operazioni di soccorso sono state sospese nella notte tra domenica e lunedì, intorno alle 2 del mattino, a causa delle condizioni meteorologiche avverse e del terreno impervio, ma sono riprese all’alba, portando al tragico ritrovamento.
Le forti piogge che hanno colpito l’area sono state provocate da una massa di bassa pressione che ha generato condizioni meteorologiche estreme in tutto il sud della Giordania. Le acque hanno rapidamente trasformato i canyon e le valli intorno a Petra in fiumi impetuosi, inondando anche il Siq, lo stretto passaggio che funge da ingresso principale al sito archeologico. Video diffusi sui social mostrano turisti in fuga verso le alture, mentre le autorità giordane lavoravano per evacuare l’area. Secondo la Petra Development & Tourism Region Authority (PDTRA), centinaia di visitatori sono stati messi in salvo.
L’alluvione ha interessato anche zone abitate, costringendo le squadre di emergenza a evacuare case in aree a rischio. Diversi veicoli sono rimasti bloccati nelle strade allagate, come mostrano altri video circolati in rete. La PDTRA ha invitato la popolazione a evitare le valli e a rimanere cauti fino a un miglioramento delle condizioni meteorologiche. Le scuole nella regione sono state chiuse in via precauzionale, mentre le autorità avevano già emesso avvisi di rischio prima dell’inizio delle piogge.
Eventi simili non sono rari a Petra: nel 2021 tre persone morirono trascinate via da un torrente, e nel 2018 due episodi distinti di alluvione causarono la morte di oltre 30 persone nella zona di Petra e lungo la costa del Mar Morto. Petra resta vulnerabile a questi eventi estremi, con il rischio di smottamenti che possono compromettere seriamente le sue strutture millenarie.