Situazione drammatica al Giro d’Italia flagellato dal maltempo. La sesta tappa, partita da Potenza questa mattina e diretta a Napoli, è stata neutralizzata al chilometro 154 quando mancavano ancora 73km fino al traguardo partenopeo, dopo che una serie di rovinose cadute ha interessato decine di corridori scivolati sull’asfalto bagnato a causa della pioggia. La giuria ha deciso di neutralizzare la gara perchè tutte le ambulanze sono tutte occupate e quindi non ci sono più i presupposti di sicurezza per procedere la corsa.
Tra i corridori che si sono ritirati c’è anche Jai Hindley, uno dei favoriti della vigilia per la vittoria finale: è stato trasportato in elisoccorso all’ospedale di Caserta con un trauma cranico. Fortunatamente non è in pericolo di vita. Si sono ritirati anche Juri Hollman e Dion Smith.
Sono finiti a terra anche Richard Carapaz, Lorenzo Fortunato, Paul Magnier, ma più in generale sono decine i ciclisti finiti a terra, probabilmente oltre 70. In corso un acceso dibattito tra i corridori e la giuria: i ciclisti vorrebbero annullare la tappa, la giuria vorrebbe proseguire in qualche modo fino a Napoli. I ciclisti sono visibilmente feriti, in tanti escoriati e sanguinanti. In tanti sono visibilmente sconvolti e scioccati.
La corsa si è fermata.
Ancor più difficile le prospettive per domani, quando è in programma la settima tappa, la prima di montagna, tutta nel cuore dell’Appennino da Castel di Sangro a Tagliacozzo, in Abruzzo. Proprio domani in Abruzzo avremo forte maltempo con freddo intenso e nevicate sui rilievi. Il percorso della tappa di domani prevede la salita di Roccaraso, a 1.238 metri di altitudine, poi quella del Valico della Forcella a 1.395 metri di quota, e infine la salita di Tagliacozzo a 1.245 metri di quota. Su tutte queste vette c’è il rischio che nevichi con temperature intorno a 0°C.