Lo scorso 16 maggio, la città di Indianapolis ha vissuto uno degli eventi atmosferici più affascinanti e visivamente impressionanti degli ultimi anni. All’ora del tramonto, il cielo si è trasformato in un gigantesco dipinto tridimensionale grazie alla formazione di rare nuvole mammatus, conosciute anche come nuvole mastodontiche per l’incredibile forma che le caratterizza.
Le immagini, catturate dalla fotografa Liz Legge, sono rapidamente diventate virali, conquistando social media e testate giornalistiche in tutto il mondo. E, a giudicare dai commenti degli utenti, in molti si sono chiesti se si trattasse davvero di uno scenario reale o di una ricostruzione digitale. Ma la risposta è chiara: il fenomeno è autentico e ha trovato conferma da meteorologi e osservatori locali.

Cosa sono le nuvole mammatus e perché sono così spettacolari?
Le nuvole mammatus prendono il nome dal latino mamma, cioè “mammella”, per via delle loro curiose protuberanze pendenti, simili a sacche d’aria rovesciate. A livello scientifico, si tratta di formazioni che si sviluppano sul lato inferiore degli anvili temporaleschi (i cumulonembi), in condizioni di elevata instabilità atmosferica.
Il loro sviluppo richiede una combinazione di fattori particolari:
- Alta umidità nei bassi strati
- Correnti ascendenti e discendenti alternate
- Scarso vento in quota
- Cristalli di ghiaccio e goccioline d’acqua in fase di sublimazione e condensazione
Quando tutto questo si verifica in concomitanza con le luci radenti del tramonto, il risultato è un cielo che assume sfumature dal viola al rame, con ondulazioni soffici e inquietanti che sembrano scolpite nel cielo. Non a caso, i cieli mammatus sono tra i più fotografati e discussi nel mondo della meteorologia visiva.
Una scena che ha incantato la città e il mondo
L’apparizione delle mammatus su Indianapolis ha avuto un impatto immediato sulla popolazione locale. In pochi minuti, le strade e i tetti si sono riempiti di sguardi rivolti verso l’alto, e decine di scatti hanno cominciato a circolare sui social. Il fenomeno è stato immortalato da professionisti e amatori, generando un’ondata virale che ha travalicato i confini statunitensi.
Dalle prime ore della sera, la stampa americana ha iniziato a diffondere le immagini, sottolineando la straordinarietà dell’evento e il suo valore scientifico oltre che estetico. Anche i media meteorologici specializzati hanno parlato di una delle formazioni più nitide e spettacolari degli ultimi anni.
Un segnale di instabilità, ma non di pericolo
Nonostante l’aspetto talvolta minaccioso, le nuvole mammatus non sono pericolose in sé. Tuttavia, rappresentano un chiaro segnale di turbolenza atmosferica. La loro comparsa è spesso collegata a sistemi temporaleschi maturi o in dissoluzione e può indicare la presenza, o l’arrivo imminente, di rovesci intensi, grandine o raffiche di vento.
Nel caso specifico di Indianapolis, le mammatus hanno fatto seguito a un fronte temporalesco che aveva attraversato la regione durante la giornata. La combinazione tra umidità residua, aria instabile e il raffreddamento radiativo post-frontale ha creato le condizioni ideali per la loro formazione.
Quando la natura diventa arte
Il cielo di Indianapolis, il 16 maggio 2025, ha dimostrato ancora una volta quanto l’atmosfera possa stupirci con la sua forza e la sua bellezza. Le nuvole mammatus, oltre ad affascinare per il loro impatto estetico, ci ricordano quanto siano complesse le dinamiche meteorologiche che regolano il nostro clima quotidiano.