Un blocco atmosferico a scala emisferica continua a condizionare il tempo sull’Italia, mantenendo il Mediterraneo sotto l’influenza di correnti fresche e instabili. Secondo le più recenti analisi basate su modelli meteorologici numerici avanzati, interpretati attraverso tecniche probabilistiche, non ci sono segnali di svolte significative almeno fino alla fine di maggio.
Alta pressione assente dalle medie latitudini: l’anomalia che tiene lontano il caldo
Alla base di questa persistente instabilità troviamo un’anomalia nella circolazione atmosferica emisferica. Le aree di alta pressione, invece di consolidarsi alle latitudini mediterranee come spesso accade in primavera, si sono posizionate a latitudini più elevate, lasciando spazio al transito di correnti fresche e umide dirette verso l’Europa meridionale.
Quando queste masse d’aria incontrano l’aria più calda presente sul Mediterraneo, si creano le condizioni ideali per la formazione di nubi, temporali e precipitazioni anche intense. Questo assetto favorisce l’innesco di fenomeni convettivi, in particolare nelle ore centrali della giornata.
Prima metà del mese instabile e piovosa: le zone più colpite
Il periodo compreso tra il 12 e il 19 maggio sarà caratterizzato da diffusa instabilità atmosferica su tutta l’Italia, con un coinvolgimento più marcato del Centro-Sud e della Sardegna. Secondo i modelli previsionali, queste aree registreranno precipitazioni superiori alla media del periodo e non si escludono fenomeni intensi come nubifragi o grandinate.
Si tratta di un’anomalia climatica per la stagione primaverile, che solitamente vede un progressivo aumento della stabilità atmosferica. In questo 2025, invece, le dinamiche sinottiche mostrano un ritardo stagionale rispetto alla norma.
Seconda metà di maggio: verso una tregua, ma il caldo resta lontano
A partire dal 19 maggio, si intravede un rialzo graduale della pressione sull’Europa centro-meridionale. Questo dovrebbe tradursi in una attenuazione dei fenomeni e in una riduzione delle piogge su gran parte del territorio italiano, con valori più prossimi alla media climatologica.
Nonostante il miglioramento, le temperature non subiranno un aumento significativo. Il clima resterà lievemente sotto media, in particolare sulle regioni del medio Adriatico e al Sud, dove i valori potrebbero rimanere inferiori alla norma anche nella terza decade del mese.
Ondate di caldo? Ancora nessun segnale all’orizzonte
Al momento, non si intravedono configurazioni favorevoli a ondate di calore precoci. A differenza degli ultimi anni, in cui il caldo africano anticipava l’estate già in maggio, quest’anno la stagione calda sembra destinata a iniziare in ritardo.
Una situazione che potrebbe risultare positiva per le riserve idriche e per la prevenzione degli incendi boschivi, in attesa dei mesi estivi veri e propri.
Maggio 2025, una primavera rallentata
La prolungata instabilità atmosferica che sta interessando l’Italia è il risultato di una configurazione bloccata della circolazione emisferica. Le piogge frequenti, le temperature inferiori alla media e l’assenza di anticicloni stabili rendono questo mese più simile ad aprile che a una primavera avanzata.
Chi spera in giornate stabili e calde dovrà probabilmente attendere l’inizio di giugno. Fino ad allora, il tempo instabile continuerà a essere il protagonista della scena meteorologica italiana.
Per monitorare nel modo migliore possibile la situazione meteo in tempo reale, di seguito forniamo un elenco delle pagine con tutte le informazioni utili per seguire il nowcasting meteorologico minuto per minuto:
Di seguito i link per l’accesso diretto alle pagine con le previsioni meteo, particolarmente accurate nei dettagli, per le aree geografiche d’Italia (link sempre raggiungibili anche dal Menù in alto in tutte le pagine del sito):