Meteo, temperature in aumento ma in Abruzzo resistono sacche gelide: -3.2°C a Campo Felice

Le ultime giornate di maggio in Abruzzo saranno segnate da instabilità pomeridiana, rovesci localizzati e temperature notturne ancora sotto zero in montagna. Possibile tregua solo a metà settimana
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La primavera meteorologica volge al termine, ma in Abruzzo il clima continua a oscillare tra improvvise impennate termiche e rigurgiti d’instabilità tipici della stagione. L’ultima settimana di maggio 2025 si apre infatti sotto il segno di un regime atmosferico dinamico, in cui si alternano fasi soleggiate, temporali localizzati e ancora temperature notturne insolitamente basse nei settori montani.

Un contesto primaverile ancora instabile: ecco cosa sta succedendo

Sull’Abruzzo si mantiene attiva una circolazione umida di origine atlantica, che pur nella sua debolezza è in grado di alimentare lo sviluppo di nuvolosità cumuliforme e di innescare precipitazioni a carattere temporalesco, specialmente lungo le aree interne appenniniche. Questo flusso umido, in arrivo dai quadranti occidentali, rappresenta un tipico segnale della fine della primavera, quando le perturbazioni iniziano a perdere vigore ma possono ancora condizionare il tempo in modo localizzato.

Temperature in salita, ma con notti ancora gelide sui rilievi

Se nei bassi strati si registra un progressivo aumento termico, che riporterà i valori nelle medie stagionali, in quota la situazione è molto diversa. La notte tra domenica 25 e lunedì 26 maggio ha fatto segnare valori minimi da pieno inverno in diverse località montane, complice la mancanza di nuvolosità e la conseguente forte dispersione del calore notturno:

  • Campo Felice: -3.2°C
  • Piani di Pezza e Castel del Monte: -0.9°C
  • Pescasseroli: -0.6°C
  • Altopiano delle Cinque Miglia: -0.5°C

Si tratta di dati significativi, che testimoniano la persistenza di sacche di aria fredda in quota, in grado di resistere ancora nonostante l’avanzare della stagione.

Lunedì 26 maggio: instabilità pomeridiana a ridosso dei rilievi

Nel corso della giornata di lunedì si è osservato lo sviluppo di nubi cumuliformi sulle aree interne, specie tra le catene montuose dell’Aquilano e del Sangro. Queste nubi, tipiche delle ore pomeridiane, sono risultate localmente associate a rovesci sparsi, in alcuni casi sconfinati verso le zone collinari. Il contesto termico è risultato in graduale risalita, con valori in linea con la climatologia del periodo. I venti, deboli, si sono disposti a regime di brezza, segno dell’assenza di forzature dinamiche significative.

Martedì 27 maggio: peggiora nel pomeriggio, attesi rovesci e temporali

La giornata di martedì vedrà un progressivo aumento della nuvolosità sin dal mattino, con la comparsa di velature e nubi stratificate. Ma sarà nel pomeriggio che le condizioni meteo si faranno più instabili, a causa dell’intensificazione della convezione diurna.

Nubi a sviluppo verticale si formeranno in particolare sulle aree interne dell’Aquilano, su entroterra montano e versanti esposti all’Appennino centrale, dando origine a temporali anche intensi, accompagnati da forti rovesci e possibili grandinate. I fenomeni si estenderanno rapidamente verso le aree limitrofe, fino a coinvolgere parte del Teramano, del Pescarese interno e dell’hinterland abruzzese.

L’instabilità, tuttavia, tenderà a scemare tra la tarda serata e le ore notturne, lasciando spazio a condizioni più stabili.

Mercoledì 28 maggio: tregua temporanea e tempo più stabile

A partire da mercoledì si prevede un miglioramento delle condizioni atmosferiche, almeno temporaneo. La giornata sarà caratterizzata da cielo sereno o poco nuvoloso al mattino, con successivo transito di nubi alte e stratificate nel corso delle ore pomeridiane. Un segnale, questo, che potrebbe preludere a nuovi cambiamenti nel prosieguo della settimana, ma per il momento il tempo tornerà ad essere maggiormente stabile, con temperature prossime alla media.

Clima ancora capriccioso, tra residui invernali e primi segnali d’estate

L’Abruzzo chiude il mese di maggio sotto l’insegna di una variabilità atmosferica tipica delle mezze stagioni. Se da un lato si avvertono i primi segnali dell’estate in arrivo, con un progressivo aumento delle temperature diurne, dall’altro le notte gelide in montagna e l’instabilità pomeridiana ricordano che la primavera non è ancora del tutto alle spalle. Il consiglio resta quello di seguire aggiornamenti meteo locali affidabili, in grado di rilevare in tempo reale l’evoluzione dei fenomeni, specie nelle zone interne soggette a temporali improvvisi.