Correnti fresche nord-europee stanno facendo sentire i propri effetti sull’Italia, con un risveglio decisamente autunnale in alcune zone della Pianura Padana. Ecco i dettagli e l’evoluzione prevista. Mentre l’estate meteorologica si avvicina, la primavera 2025 continua a riservare sorprese. Un impulso di aria fredda in discesa dal Nord Europa ha attraversato le Alpi centrali nelle ultime ore, riversandosi sull’Italia con particolare intensità lungo il versante adriatico. Il risultato? Un drastico calo delle temperature minime, soprattutto in Emilia-Romagna, dove in molte località si sono registrati valori termici anomali per il periodo.
Risveglio freddo in Emilia-Romagna: minime sotto i 7°C anche in pianura
Secondo i dati forniti dalla rete di rilevamento Emilia Romagna Meteo, il calo termico è stato marcato, con valori che in pianura sono scesi in alcune zone sotto i +6°C. Tra le località più fredde troviamo:
- San Biagio di Faenza (RA): +5.0°C
- Casola Canina (BO): +6.2°C
- Mandorleto (FE): +6.4°C
- San Pietro in Trento (RA): +6.4°C
- Aguscello (FE): +6.5°C
- Castel Bolognese (RA): +6.6°C
- Imola Piratello (BO): +6.6°C
- Forlì Sud Est: +6.6°C
- Calcara (BO): +6.8°C
- Gambellara (RA): +6.9°C
Nei rilievi, la situazione è stata ancora più estrema. Spiccano i +0.9°C registrati a S. Alberico (FC, a 1145 metri) e i +1.3°C sul Monte Cusna (RE, a 2057 metri), segno evidente dell’afflusso d’aria molto fresca in quota.
Perché fa così freddo? Le dinamiche atmosferiche in atto
L’ondata di frescura è il risultato di una configurazione sinottica tipica del tardo inverno, con una saccatura che dall’Europa settentrionale si è estesa verso il bacino centro-orientale del Mediterraneo. Le Alpi, che spesso proteggono il Nord Italia da incursioni fredde, sono state superate da un flusso piuttosto diretto in quota che ha permesso all’aria fredda di penetrare con facilità, specie lungo l’Adriatico e in Pianura Padana.
Questo tipo di configurazione non è raro in primavera, ma risulta comunque anomalo per la terza decade di maggio, un periodo che climatologicamente dovrebbe già segnare l’avvio di un graduale consolidamento dell’anticiclone subtropicale.
Evoluzione meteo: in arrivo nuovi impulsi instabili, rischio temporali al Nord
Nei prossimi giorni l’Italia continuerà a essere lambita da saccature atlantiche in scorrimento a latitudini settentrionali. Una di queste, pur non affondando direttamente sul nostro Paese, riuscirà a portare un po’ di variabilità sul settore alpino, specie quello centro-orientale.
Nel pomeriggio e in serata si attiveranno rovesci e temporali sparsi, inizialmente relegati alle Alpi ma in estensione verso le Prealpi e la Val Padana centro-orientale, con possibile coinvolgimento della pianura veneta e, localmente, anche di quella emiliana.
Sarà quindi bene prestare attenzione ai possibili temporali, anche intensi, in particolare tra Veneto ed Emilia centro-orientale, dove i contrasti termici generati dall’ingresso di aria fresca in quota potrebbero innescare fenomeni convettivi di rilievo.
Una primavera che non vuole cedere il passo all’estate
Il freddo risveglio registrato in Emilia-Romagna è solo l’ultima manifestazione di una primavera 2025 capricciosa e instabile, dominata da continue oscillazioni tra fasi miti e improvvisi ritorni di correnti fredde. L’instabilità che continuerà a interessare parte del Nord nei prossimi giorni conferma quanto sia ancora lontano un consolidamento duraturo dell’anticiclone, e con esso, un vero assaggio d’estate.
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