Nepal, esperti e sherpa si riuniscono per il ‘funerale’ del ghiacciaio Yala

Il ghiacciaio Yala è il primo di tutta l'Asia e il terzo al mondo a essere omaggiato con una celebrazione di questo tipo
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Glaciologi di quattro Paesi (India, Buthan, Nepal e Cina), ma anche sacerdoti buddisti, sherpa ed esponenti delle comunità locali si sono ritrovati nella regione nepalese del Langtang per un “rito funebre” che ha certificato l’accelerata e ormai definitiva scomparsa del ghiacciaio Yala. Lo ha fatto sapere l’International Centre for Integrated Mountain Development, l’associazione di Kathmandu che ha organizzato la celebrazione. Dal 1970, quando venne misurato per la prima volta, Yala ha perso il 66% della sua superficie e si è ristretto di 784 metri; il ghiacciaio, uno dei 54mila ghiacciai presenti nei 3.500 chilometri dell’arco dell’Hindu Kush Himalyano, è uno dei sette che vengono controllati regolarmente da più di dieci anni.

Il ghiacciaio Yala è il primo di tutta l’Asia e il terzo al mondo a essere omaggiato con una celebrazione di questo tipo, dopo l’islandese OK e il messicano Ayoloco. Alla sua base sono state lasciate pietre su cui sono incise frasi di due esperti di ghiacciai, Manjushree Thapa e Andri SnaerMagnason, in inglese, nepalese, e tibetano.