Sanità digitale nel mirino: crescono i cyber attacchi e i rischi per la privacy

In un’Italia sempre più connessa la superficie d’attacco digitale si espande
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Nel 2024 in Italia i cyber attacchi al settore sanitario sono aumentati del 15%, una crescita inferiore al +27% globale ma comunque allarmante. A preoccupare non è tanto la frequenza quanto la qualità dei dati violati: le cartelle cliniche, estremamente dettagliate e riservate, valgono fino a 1000 euro sul darkweb, ben più delle carte di credito. L’allarme arriva da Nunzia Ciardi, vice direttore dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale, durante l’evento “Cybersecurity 5.0” a Chieti.

La spesa per la sanità digitale nel 2023 ha toccato i 2,2 miliardi di euro, trainata da strumenti come il fascicolo sanitario elettronico e dalla crescente adozione dell’intelligenza artificiale. Ma proprio l’IA solleva nuovi rischi: in un recente test, è stato inserito artificialmente un tumore in una TAC polmonare senza che medici né algoritmi ne rilevassero la falsificazione.

In un’Italia sempre più connessa – con oltre il 90% della popolazione online e 82 milioni di smartphone attivi – la superficie d’attacco digitale si espande. Eppure, secondo Microsoft, l’80% degli attacchi potrebbe essere evitato con semplici aggiornamenti: un’abitudine ancora troppo trascurata sia dal pubblico che dal privato.