SpaceX è pronta a compiere un nuovo e cruciale passo verso il futuro dell’esplorazione spaziale con il 9° volo di prova del razzo Starship, il più grande mai costruito. Il lancio, denominato “Flight 9“, è previsto per martedì 27 maggio alle 18:30 ora locale (01:30 del 28 maggio ora italiana), dalla piattaforma A della base Starbase in Texas.
L’attenzione è altissima: questa missione rappresenta il banco di prova per i miglioramenti apportati al secondo stadio di Starship, noto come Block 2, dopo i precedenti insuccessi. La novità più significativa sarà il riutilizzo del primo stadio, il Super Heavy booster B14, che volerà per la seconda volta con 29 dei suoi 33 motori Raptor originali. Un evento storico per il programma Starship, che emula il modello di riutilizzo già consolidato con i Falcon 9.
Starship, il cammino verso la Luna (e oltre)
Il test è seguito con particolare attenzione dalla NASA. Il successo di questa missione è cruciale per rispettare la tabella di marcia del programma Artemis: la versione successiva di Starship, il Block 3, dovrà infatti trasportare gli astronauti sulla superficie lunare nell’ambito della missione Artemis III, recentemente posticipata al 2027. Prima di ciò, SpaceX dovrà dimostrare anche la capacità di rifornimento in orbita bassa terrestre – un’operazione che richiederà almeno 10 lanci di versioni cisterna di Starship – e un atterraggio ed ascesa senza equipaggio dalla Luna.
Marte nel mirino
Sebbene gli impegni con la NASA siano prioritari, Elon Musk guarda già più lontano: Marte. In concomitanza con il lancio, terrà una conferenza intitolata “The Road to Making Life Multiplanetary”, trasmessa in diretta su X. Musk illustrerà la sua visione per il futuro interplanetario dell’umanità, compresa una possibile missione senza equipaggio verso il Pianeta Rosso già nel 2026, ambizione che resta subordinata al successo del rifornimento in orbita.