Virgin Galactic punta al 2026 per il ritorno dei voli turistici spaziali

Il primo volo di ricerca con la navetta Delta è previsto per l’estate 2026, seguito da voli turistici in autunno
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Virgin Galactic prevede di riprendere i voli spaziali con passeggeri nel 2026, dopo una pausa iniziata nel giugno 2024 con il pensionamento del velivolo VSS Unity. L’azienda sta investendo nello sviluppo della nuova generazione di navette suborbitali, la “classe Delta“, progettate per trasportare sei passeggeri e volare fino a 2 volte a settimana, un netto miglioramento rispetto alla precedente cadenza di missioni.

I nuovi veicoli seguiranno la strategia di lancio aereo: decolleranno agganciati sotto un grande aereo madre, dal quale verranno rilasciati in quota per poi accendere i propri motori e raggiungere lo Spazio suborbitale. Il rientro avverrà sulla stessa pista di decollo.

Oltre al turismo spaziale, Virgin Galactic sta valutando nuovi usi per l’aereo madre, come piattaforma per missioni di sorveglianza, test tecnologici e difesa, nell’ambito del progetto HALE-Heavy.

Il primo volo di ricerca con la navetta Delta è previsto per l’estate 2026, seguito da voli turistici in autunno. I biglietti costeranno più dei precedenti 600mila dollari, e saranno venduti attraverso un nuovo processo di selezione personalizzato. Un secondo spazioporto potrebbe sorgere in Italia, ampliando così le ambizioni globali dell’azienda.