Il 18 giugno 1815, nelle campagne nei pressi di Waterloo, in Belgio, si combatté una delle battaglie più decisive della storia moderna. Le truppe dell’Imperatore Napoleone Bonaparte affrontarono l’esercito anglo-alleato guidato dal Duca di Wellington e le forze prussiane del generale von Blücher. Dopo ore di scontri sanguinosi, l’esercito francese fu travolto. Fu la fine del sogno imperiale di Napoleone.
Questa sconfitta segnò la conclusione delle guerre napoleoniche, che per oltre un decennio avevano sconvolto l’Europa. Solo cento giorni prima, Napoleone era fuggito dall’esilio sull’isola d’Elba, riprendendo brevemente il potere in Francia. La sua ambizione si scontrò però con una coalizione determinata a fermarlo.
Il 22 giugno 1815, 4 giorni dopo Waterloo, Napoleone fu costretto ad abdicare per la seconda volta. Fu esiliato a Sant’Elena, nell’Atlantico meridionale, dove morì nel 1821.
Dal punto di vista storico e politico, la battaglia di Waterloo pose fine al dominio francese sull’Europa e diede inizio a un lungo periodo di equilibrio di potere.