Il 2 giugno 1882 moriva a Caprera Giuseppe Garibaldi

La sua morte segnò la fine di un’epoca carica di ideali e battaglie
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Il 2 giugno 1882 si spegneva a Caprera, all’età di 74 anni, Giuseppe Garibaldi, una delle figure più emblematiche del Risorgimento italiano. Eroe dei due mondi, patriota, condottiero e rivoluzionario, Garibaldi dedicò la sua vita alla causa dell’unità e della libertà dei popoli. La sua morte segnò la fine di un’epoca carica di ideali e battaglie, ma il suo mito era già scolpito nella coscienza collettiva della giovane nazione italiana.

Ritiratosi da tempo nella sua casa di Caprera, nell’arcipelago della Maddalena, Garibaldi visse gli ultimi anni tra acciacchi fisici e un sempre vivo interesse per la politica e le questioni sociali. L’Italia unita, pur frammentata da contraddizioni e tensioni interne, gli era debitrice per le imprese epiche che portarono alla fine dei regimi preunitari. In particolare, la spedizione dei Mille del 1860 resta un capolavoro di audacia militare e visione strategica.