In appena 24 ore, l’Europa è stata letteralmente attraversata da una violenta sequenza di temporali, con un bilancio impressionante: oltre 65.000 fulmini registrati, grandinate di dimensioni eccezionali e danni estesi in più Paesi. Tra i territori maggiormente colpiti figurano la Francia centrale e la Germania meridionale, dove le celle temporalesche hanno mostrato una potenza fuori dal comune.
Un bilancio elettrico da record
La portata dell’evento è evidente già dai numeri: più di 65.000 scariche elettriche sono state rilevate tra la sera del 1° giugno e la mattina del 2, una densità fulminea che rappresenta un vero e proprio record per l’inizio della stagione estiva. Questi dati sono il segnale più eloquente della forza dei sistemi convettivi che hanno interessato vaste aree del continente.
Grandine e danni: la furia del cielo
Oltre alla componente elettrica, i temporali si sono distinti per l’intensità dei fenomeni associati, a cominciare dalla grandine, che ha colpito in modo particolare le regioni centrali della Francia e la Baviera. In diverse località si sono osservati chicchi superiori ai 5 cm di diametro, con danni a tetti, auto, serre e campi coltivati. Numerosi anche i disagi alla viabilità e le interruzioni della corrente elettrica, soprattutto nelle aree rurali.
Cosa ha scatenato queste tempeste così violente?
Alla base di questi fenomeni così estremi troviamo la combinazione esplosiva di due fattori meteorologici principali:
- L’afflusso di aria molto calda e umida dal Mediterraneo, risalita verso le regioni centrali del continente.
- Lo scontro con masse d’aria più fresche di origine atlantica, giunte da ovest.
Questo contrasto ha generato una marcata instabilità atmosferica, sfociata nella formazione di vere e proprie supercelle temporalesche, alcune delle quali capaci di autoalimentarsi per diverse ore e produrre precipitazioni violente.
Rischi ancora elevati nei prossimi giorni
Secondo gli ultimi aggiornamenti dei modelli previsionali, l’area di instabilità rimarrà attiva anche nei prossimi giorni. Il rischio di temporali intensi persiste in particolare su Francia, Germania e Nord Italia, dove si potrebbero registrare nuovi episodi di grandine e forti raffiche di vento.
Una stagione estiva che inizia con segnali preoccupanti
L’episodio di queste ore rappresenta un campanello d’allarme per l’estate meteorologica 2025, che si apre con dinamiche atmosferiche molto energiche e cariche di instabilità. I contrasti termici accentuati e l’umidità in eccesso potrebbero portare a una stagione temporalesca più attiva del normale sul continente europeo.