Blackout Spagna: nuove rivelazioni contraddicono la versione ufficiale del governo

Ad oggi, il governo non ha fornito una spiegazione tecnica convincente sull'accaduto
MeteoWeb

Nuove rivelazioni del quotidiano El Debate mettono in luce che Red Eléctrica de España (REE), la società che gestisce la rete elettrica spagnola, era a conoscenza di gravi instabilità nel sistema ben 12 giorni prima del blackout che ha colpito milioni di cittadini in Spagna e Portogallo lo scorso 28 aprile. Queste informazioni contraddicono apertamente la versione ufficiale del governo, che ha negato qualsiasi legame con le energie rinnovabili.

Secondo le informazioni riportate da El Debate, basate su conversazioni interne registrate tra tecnici di REE e operatori di compagnie elettriche, fin dal 16 aprile si erano manifestate preoccupanti fluttuazioni di tensione. La causa principale individuata da REE era la scarsa presenza di energia nucleare nel sistema, aggravata dalle oscillazioni provocate dall’energia solare fotovoltaica.

I primi segnali di allarme

Una chiamata del 16 aprile alle 11:14 rivela un dialogo emblematico. Un operatore chiede a REE il motivo di un’improvvisa impennata di tensione. La risposta di Red Eléctrica è chiara: “Quello che succede è che c’è a malapena energia nucleare nel sistema“.

La conversazione prosegue con la conferma di una situazione di profonda instabilità:

  • È tutto molto instabile“, ammette l’operatore.
  • Non è un caso isolato“, conferma REE.

Questi scambi evidenziano una preoccupazione costante da parte dei tecnici per la crescente fragilità della rete.

Il giorno del blackout

La situazione è precipitata il 28 aprile, poco prima del collasso totale. Alle 11:47, appena un’ora prima del blackout, le comunicazioni interne riflettono una situazione limite. Un operatore segnala: “In un’ora abbiamo avuto già 5 o 6 fluttuazioni“. REE risponde che il problema è associato all’energia solare, che entra ed esce dal sistema per ragioni di mercato e aggiustamenti tecnici.

Le continue manovre per regolare la tensione dimostrano come il sistema fosse già sovraccarico e instabile ancor prima del collasso definitivo, smentendo le affermazioni governative post-blackout.

Le rinnovabili

Mentre il presidente Pedro Sánchez ha prontamente escluso un legame tra l’incidente e le energie rinnovabili, attribuendo la colpa all’energia nucleare, i documenti di El Debate raccontano una storia diversa. Una conversazione registrata il 26 aprile rivela un chiaro riferimento all’impatto del fotovoltaico. A un operatore che segnalava “oscillazioni costanti” in diverse aree del Paese, REE ha risposto: “È a causa del fotovoltaico“.

La versione ufficiale

Ad oggi, il governo non ha fornito una spiegazione tecnica convincente sull’accaduto. La versione ufficiale continua a negare qualsiasi legame con le energie rinnovabili, mentre le registrazioni tecniche svelano che Red Eléctrica non solo aveva rilevato, ma anche previsto il rischio di collasso.