Oltre 4.000 ettari, per lo più macchia mediterranea e terreni agricoli, sono stati devastati sull’isola greca di Chios, nell’Egeo, da un violento incendio boschivo, ancora in atto per il quarto giorno consecutivo, secondo quanto riferito dai Vigili del Fuoco e dalla Protezione Civile. L’incendio, divampato domenica 22 giugno, continua ad avere “focolai sparsi”, soprattutto nel sud dell’isola, dove operano oltre 400 Vigili del Fuoco, supportati da “85 veicoli, quattro mezzi antincendio e sette elicotteri“, ha dichiarato l’ufficio stampa dei pompieri. “L’incendio non è ancora stato domato, ma sta diminuendo di intensità”, ha dichiarato un funzionario dei Vigili del Fuoco all’AFP.
Lunedì 23 giugno, quest’isola, molto vicina alla costa turca e dove diversi villaggi e un centro di accoglienza per migranti e richiedenti asilo sono stati evacuati a scopo precauzionale, è stata posta in stato di emergenza.
Un arresto
Una donna georgiana che lavorava come addetta alle pulizie è stata arrestata ieri sera dopo aver ammesso di aver gettato a terra un mozzicone di sigaretta, che ha innescato l’incendio, secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa greca Ana e dai Vigili del Fuoco.
I danni
L’Osservatorio europeo Copernicus ha confermato che oltre 4.000 ettari sono andati a fuoco su quest’isola, la quinta più grande della Grecia, sottolineando che “la situazione si sta evolvendo rapidamente“. Quasi il 20% dei danni, ovvero oltre 840 ettari, riguardano terreni agricoli, principalmente uliveti e campi di lentisco, dal quale l’isola estrae la mastiha, un ingrediente naturale unico utilizzato in medicina, ma anche in alimenti e cosmetici.