“E’ vero: il virus dell’influenza aviaria“ H5N1 “ha fatto davvero tantissime mutazioni, passando da un essere vivente ad un altro. Anche l’intelligenza artificiale ci dice che questo virus è veramente molto vicino agli esseri umani, molto più di quanto possiamo pensare. Non possiamo più continuare a sottovalutare il problema come qualcuno vuole fare. Devo dire che nel resto del mondo non sta avvenendo. Purtroppo in Italia trovo ancora grande sottovalutazione, quasi come se ci fosse una parte che preferisce non parlarne e come se non parlarne volesse dire evitare che arrivi il problema. Non parlarne e non considerare la possibilità” di una pandemia futura “vuole dire arrivare più impreparati se dovesse succedere. Quindi, un appello che faccio alle istituzioni, alla politica, a tutti è quello di interessarsi un po’ di più del problema aviaria”. A chiederlo è Matteo Bassetti, direttore Malattie infettive dell’ospedale policlinico San Martino di Genova, commentando all’Adnkronos Salute le conclusioni di uno studio condotto con l’Ai resa famosa dal premio Nobel per la Chimica 2024 (AlphaFold 3), secondo cui il virus H5N1 sta sviluppando strategie intelligenti, nuovi modi per eludere le difese immunitarie umane.
Per Bassetti, “è chiaro che tutto quello che stiamo vedendo sono progressivi avvicinamenti all’essere umano, segnali che il virus ci sta dando transitando da un essere vivente ad un altro, e non possiamo più sottovalutare. Bisogna interessarsi un po’ di più di prevenzione, anche vaccinale – incalza lo specialista – E ribadisco di aver trovato abbastanza grave che negli Stati generali della prevenzione a Napoli i vaccini siano stati toccati solo marginalmente. Lo strumento oggi migliore, insieme ovviamente agli stili di vita e agli screening oncologici, è la prevenzione vaccinale. Bisogna tornare a parlare di vaccini, bisogna tornare a parlare alla gente dell’importanza della prevenzione delle malattie infettive”.
“Il fatto che il vaccino Covid sia stato divisivo – conclude Bassetti – non vuol dire che non se ne può parlare. Anzi il nostro è un Paese maturo, è un Paese che sa guardare avanti e non continuare a guardare indietro”.