Il Nord Italia sta vivendo ore di instabilità atmosferica diffusa, con la formazione di temporali localizzati ma molto intensi su diverse regioni. Nonostante la presenza di un’alta pressione subtropicale ancora parzialmente attiva, la circolazione a tratti ciclonica in quota, associata a infiltrazioni d’aria umida atlantica, sta favorendo la genesi di celle temporalesche stazionarie.
Temporali attivi su Piemonte, Liguria e Veneto
Le ultime segnalazioni confermano la presenza di rovesci intensi sul Piemonte nord-occidentale, in particolare sulle aree della Val di Susa, del Pinerolese, di Chivasso, Ivrea e Biella. La causa è da ricercare in due nuclei temporaleschi semi-stazionari attualmente attivi sulla regione della Provenza-Alpi-Costa Azzurra, tra Carpentras e Gap, che generano effetti indiretti anche sul comparto alpino e pedemontano italiano.
Sono in corso anche rovesci sparsi sulla Liguria di Levante, in particolare sullo spezzino, mentre più a est, tra Lombardia e Veneto, si segnalano temporali localmente forti nell’area compresa tra Schio e Bassano del Grappa, dove si registrano accumuli significativi in poco tempo.
Instabilità in aumento giovedì 5 giugno: attenzione all’Emilia-Romagna
La giornata di giovedì 5 giugno sarà caratterizzata da una lieve attenuazione dell’anticiclone, che favorirà l’ingresso di nuovi impulsi instabili dai quadranti occidentali. Di conseguenza, l’atmosfera sarà ancora una volta predisposta allo sviluppo di fenomeni convettivi intensi su molte aree del Nord Italia.
Nel corso del pomeriggio e delle ore serali, sono attesi temporali a carattere sparso tra Piemonte orientale, Lombardia e Veneto, ma con particolare attenzione da riservare all’Emilia-Romagna. Le aree più esposte saranno le basse pianure tra il Parmense e il Ferrarese, soprattutto lungo l’asse del fiume Po, dove la convergenza dei venti nei bassi strati potrebbe innescare celle temporalesche autorigeneranti.
Fenomeni brevi ma violenti: possibili grandinate e nubifragi
I temporali attesi non avranno estensione spaziale ampia, ma potrebbero risultare molto localizzati e violenti, con rischio di grandinate, intensi rovesci di pioggia e raffiche di vento. Particolare attenzione anche al rischio idrogeologico locale, specie nelle aree urbane o pedemontane dove lo smaltimento delle acque piovane può risultare difficoltoso in caso di nubifragi.
Un giugno instabile al Nord: cosa ci aspetta nei prossimi giorni?
Questo scenario conferma un trend già osservato nei primi giorni del mese: mentre il Sud e le Isole Maggiori vivono giornate calde e stabili sotto l’azione dell’anticiclone africano, il Nord Italia rimane esposto a flussi umidi e instabili che favoriscono il continuo sviluppo di temporali a evoluzione diurna.
Per il momento, la tendenza a medio termine lascia intendere che l’instabilità pomeridiana continuerà a interessare il Nord anche nei giorni successivi, con possibili nuove fasi di maltempo localizzato.
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