L’estate 2025 in Alaska è iniziata con un colpo di scena decisamente invernale. Anziché il progressivo riscaldamento atteso con l’avvicinarsi del solstizio, la regione ha vissuto una straordinaria ondata di freddo che ha fatto crollare le temperature su valori da record. Nei primi dieci giorni di giugno, molte località hanno registrato i valori medi più bassi da oltre mezzo secolo, riscrivendo la climatologia della regione per questo periodo.
Un evento eccezionale nei dati storici
Tra il 1° e il 10 giugno 2025, numerose stazioni meteorologiche dell’Alaska hanno documentato anomalie termiche negative di portata storica. A Talkeetna, il periodo è stato il più freddo dal 1965, mentre ad Anchorage si è trattato del più gelido da oltre 50 anni. Ma i dati più eclatanti arrivano da Deadhorse, dove l’inizio di giugno è risultato il più freddo mai osservato dall’inizio delle rilevazioni nel 1968.
Anche altre località interne, come Fairbanks, Tanana e Bettles, hanno segnato il peggior avvio di giugno dal 2006, confermando che l’eccezionalità dell’evento è diffusa su tutto il territorio.
Temperature minime invernali… a giugno
In molte aree dell’interno, tra cui Fairbanks, le temperature minime tra il 1 e il 10 giugno sono spesso scese sotto i 5°C, con picchi di 0°C o meno in diverse giornate. Il 4 giugno si sono toccati i −1°C (30°F), mentre l’8 e il 9 giugno i termometri sono scesi a −0,5°C (31°F).
Le temperature massime hanno faticato a raggiungere i 15°C, rimanendo costantemente al di sotto della media. Il caso più emblematico è Anchorage, dove il 10 giugno si sono registrati appena 8°C (46.9°F), un valore tipico di aprile, non certo di inizio estate.
Una dinamica meteo rara per il mese di giugno
Secondo gli esperti climatologi, un simile raffreddamento a giugno è decisamente raro, anche per una regione notoriamente fredda come l’Alaska. Per trovare eventi simili in aree come Bethel e Gulkana bisogna risalire agli anni ‘60 e ‘70.
La causa principale va ricercata in una persistente incursione di aria artica, favorita da una configurazione barica bloccata. Questo tipo di blocco atmosferico ha deviato il flusso occidentale, permettendo lo stazionamento di masse d’aria insolitamente fredde per il periodo.
Possibili implicazioni climatiche e ambientali
Sebbene si tratti di un evento isolato, gli effetti di un simile raffreddamento possono incidere sensibilmente su agricoltura, fauna e dinamiche ambientali. Il ritardo nella fusione del permafrost e delle nevi può influenzare i cicli di fioritura, le migrazioni animali e la portata dei fiumi.
In un contesto dominato dal riscaldamento globale, episodi come questo rappresentano anomale controtendenze, frutto di flussi atmosferici sempre più instabili.
Conclusioni
L’inizio di giugno 2025 ha lasciato un segno indelebile nella storia climatica dell’Alaska, con dati che eguagliano o superano i record degli ultimi 60 anni. Un segnale chiaro di quanto la variabilità meteorologica possa ancora sorprendere, anche in tempi di cambiamenti climatici profondi e duraturi.