Meteo: estate protagonista, ma l’AO index e la Corrente a getto annunciano un possibile cambio di rotta

Alta pressione in rinforzo sull’Italia e caldo in aumento, ma i segnali atmosferici a larga scala — tra AO negativa e Corrente a getto ondulata — lasciano presagire un ritorno dell’instabilità attorno al solstizio d'estate
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La situazione meteorologica sull’area euro-mediterranea sta subendo una trasformazione significativa, in linea con la stagione estiva appena iniziata sul calendario meteorologico. Dopo settimane contrassegnate da instabilità atmosferica, piogge frequenti e infiltrazioni fresche atlantiche, il quadro sinottico sembra orientarsi verso una maggiore stabilità barica, tipica del trimestre caldo.

Non si tratta, tuttavia, di un’anomalia. Con l’avvicinarsi del solstizio d’estate, previsto per il 21 giugno, è fisiologico osservare una rimodulazione del getto polare su latitudini più settentrionali e una conseguente attenuazione delle ondulazioni cicloniche nel cuore dell’Europa. La Jet Stream — che per lunghi periodi ha favorito lo scorrimento di impulsi perturbati verso il Mediterraneo — si sta ora riallineando a una configurazione più tipica della stagione calda, pur mantenendo una certa dinamicità a ovest del continente.

Jet Stream 12 giugno

ECMWF e GFS: stabilità in vista, ma non sarà un dominio incontrastato

Le ultime emissioni dei principali modelli globali, ECMWF e GFS, convergono su uno scenario di stabilizzazione atmosferica sull’Italia e sul bacino centrale del Mediterraneo. L’anticiclone — alimentato dalle consuete lacune bariche a ovest del Portogallo — tenderà a rinforzarsi progressivamente nei prossimi giorni, in particolare al Centro-Sud, favorendo un rialzo termico che però, almeno inizialmente, non appare eccezionale in termini di intensità o durata.

Il Nord Italia, invece, potrebbe ancora risentire in forma marginale di residui disturbi oceanici, con qualche rovescio o temporale di calore localizzato lungo l’arco alpino e le zone interne. In generale, ci attendono giornate più soleggiate, asciutte e calde, coerenti con i canoni dell’estate mediterranea, ma senza eccessi da bollino rosso.

AO sotto osservazione: stabilità a tempo, poi possibile svolta attorno al solstizio

Analizzando l’andamento dell’indice AO (Arctic Oscillation), emerge un segnale interessante: la fase stabile non dovrebbe prolungarsi oltre la metà del mese. Attorno al 18-21 giugno, proprio in corrispondenza del solstizio astronomico, alcuni segnali modellistici suggeriscono l’arrivo di una nuova fase instabile e temporalesca, destinata a rompere l’equilibrio anticiclonico.

AO index giugno

Secondo le simulazioni più aggiornate, si profilerebbe un possibile cedimento del campo di alta pressione sotto la spinta di nuovi affondi atlantici o nord-occidentali. L’attivazione di cut-off depressionari, ovvero gocce fredde isolate in quota, potrebbe generare condizioni favorevoli a una convezione esplosiva, specialmente laddove l’energia termica accumulata al suolo si scontra con l’aria fredda in quota intorno ai 500 hPa.

Temporali estivi in agguato: attenzione a grandinate e fenomeni violenti

Il periodo compreso tra la terza decade di giugno e l’inizio di luglio potrebbe dunque vedere un incremento dell’attività temporalesca, con particolare riferimento al Nord Italia e alle aree interne della penisola. La combinazione tra il massimo irraggiamento solare — tipico del periodo solstiziale — e l’arrivo di impulsi freschi in quota rischia di dare origine a fenomeni intensi, tra cui grandinate di medie-grandi dimensioni, raffiche di vento lineari e nubifragi localizzati.

Va sottolineato come tali dinamiche, seppur parte del ciclo naturale estivo, siano oggi rese più frequenti e intense dall’aumento del contenuto energetico nell’atmosfera, in un contesto climatico sempre più caldo e umido. I prossimi aggiornamenti modellistici saranno fondamentali per capire l’esatto timing e l’entità dell’eventuale rottura estiva.

L’estate c’è, ma non sarà un monologo

L’estate 2025 è pronta a prendersi la scena dopo una lunga attesa, ma non sarà necessariamente una lunga marcia indisturbata dell’anticiclone. Se da un lato ci attende una fase più calda e stabile, dall’altro restano aperti gli spiragli per nuove incursioni instabili a cavallo del solstizio.

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