Meteo, grandine gigante e tempeste ora sull’Est Europa: Serbia e Romania sotto assedio

Dopo il Nord Italia, il maltempo si sposta a Est: l’Europa orientale nel mirino
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Dopo i fenomeni meteo estremi che hanno flagellato il Nord-Est italiano, la minaccia si sposta ora più a est, dove un mix pericoloso di caldo opprimente e instabilità atmosferica sta mettendo sotto pressione diverse nazioni dell’Est Europa. In particolare, le prossime ore vedranno Serbia e Romania al centro di una fase critica, con temporali intensi, grandinate e rischio idrogeologico locale.

Temporali in arrivo: attenzione a grandine e rovesci violenti

Le ultime segnalazioni indicano un rapido sviluppo di celle temporalesche particolarmente attive che si estenderanno dal bacino del Danubio verso nord e nord-est. In questo contesto, si prevedono rovesci torrenziali con accumuli compresi tra 25 e 40 mm in brevissimo tempo, frequente attività elettrica e la possibilità di grandinate di medie o grandi dimensioni, con chicchi che localmente potranno raggiungere i 5 cm di diametro.

Temporali est Europa 27 giugno

Il vento sarà un ulteriore fattore critico: sono attese raffiche intense, specie nelle aree in cui si svilupperanno tempeste convettive isolate. Alcuni nuclei temporaleschi potranno assumere caratteristiche severe, con dinamiche simili a quelle delle supercelle osservate in Italia nei giorni precedenti. Particolare attenzione è richiesta nella regione dei Carpazi e nelle pianure centro-meridionali della Romania, dove la convergenza tra masse d’aria calda e infiltrazioni più fresche in quota potrà esaltare la violenza dei fenomeni.

Ondata di calore ancora in atto: valori tropicali e disagio crescente

Se da un lato la pioggia rappresenta una tregua temporanea, dall’altro l’ondata di calore non accenna a mollare la presa. Secondo quanto riferito dall’Administraţia Naţională de Meteorologie (il servizio meteorologico nazionale romeno), il caldo resterà intenso soprattutto nelle aree meridionali, con massime fino a 37°C in Oltenia, Muntenia, nel sud della Moldavia, nel sud-est della Transilvania e localmente anche nella Dobrogea continentale.

In queste zone, il rischio maggiore è legato all’indice temperatura-umidità (ITU), che in diverse località supererà la soglia critica di 80 unità. Si tratta di una condizione che amplifica enormemente la sensazione di afa e può provocare disagio termico severo nelle fasce più fragili della popolazione, come anziani e bambini.

Le temperature minime non offriranno sollievo: nella notte si registreranno valori tra 12 e 23°C, ma in particolare nel Sud-Ovest e nel Sud del Paese si potranno sperimentare le cosiddette notti tropicali, in cui i termometri restano sopra i 20°C anche nelle ore notturne. Un fenomeno sempre più diffuso e preoccupante per la salute pubblica.

Instabilità diffusa: le zone più a rischio in Romania

La previsione per le prossime 24-36 ore evidenzia un progressivo peggioramento del tempo in gran parte del territorio romeno. L’instabilità sarà marcata soprattutto durante il pomeriggio e la sera nelle regioni occidentali, settentrionali e centrali, nonché in area montuosa. Di notte, invece, i fenomeni si estenderanno anche a est e sud-est, con episodi isolati previsti anche altrove.

Il cielo sarà temporaneamente molto nuvoloso e saranno frequenti i rovesci accompagnati da fulmini. Alcuni temporali potranno assumere carattere torrenziale, con accumuli idrici anche superiori a 40-50 mm in poche ore, aumentando il rischio di allagamenti improvvisi e smottamenti nelle zone più vulnerabili.

Il vento soffierà a tratti con intensità sostenuta, soprattutto in prossimità dei temporali. In queste fasi, le raffiche potranno raggiungere velocità elevate e causare danni a infrastrutture leggere, interruzioni elettriche o cadute di alberi. Le aree urbane dovranno prestare attenzione all’elevato rischio legato a tombini ostruiti e allagamenti stradali.

Il paradosso climatico dell’Europa orientale: caldo e temporali insieme

Quanto sta avvenendo in queste ore è solo l’ultimo esempio di un modello climatico sempre più estremo, in cui ondate di calore e fenomeni violenti coesistono nello stesso sistema atmosferico. Il riscaldamento dell’aria e l’aumento dell’umidità superficiale amplificano l’instabilità, generando contrasti termici capaci di alimentare celle temporalesche molto energiche.

L’Europa orientale si conferma così una delle aree più sensibili a queste dinamiche ibride, dove il caldo africano si mescola alle incursioni instabili atlantiche o balcaniche, generando episodi meteorologici a forte impatto e sempre più difficili da prevedere nella loro evoluzione locale.