Stiamo vivendo la prima, opprimente, faccia del Giugno 2025. Quella dominata da un’atmosfera immobile, quasi stagnante, sotto il peso di un anticiclone africano sempre più invadente. Ma all’orizzonte, proprio quando il caldo sembrerà non avere fine, i modelli matematici iniziano a delineare uno scenario radicalmente diverso, una svolta potenzialmente brutale attesa per la seconda parte del mese. Un cambiamento così netto da poter innescare una fase di maltempo severo, specialmente sulle regioni del Centro-Nord. Analizziamo nel dettaglio questa doppia personalità di giugno, dal dominio della fornace africana al rischio di fenomeni violenti.
Prima fase: la cupola africana fino al 15 giugno
Almeno fino alla metà del mese, l’Italia si troverà sotto l’influenza di una robusta struttura di alta pressione di matrice subtropicale. In termini semplici, saremo avvolti da una “cupola di calore” che agirà come un coperchio su una pentola. Questa configurazione, nota come blocco atmosferico, ha due conseguenze immediate:
- Caldo Intenso e Afoso: Le temperature saliranno ben al di sopra delle medie del periodo su quasi tutto il Paese, con un’afa crescente che renderà il caldo ancora più difficile da sopportare.
- Stabilità Atmosferica: La compressione dell’aria dall’alto verso il basso inibirà la formazione di nubi significative. Questo si traduce in giornate prevalentemente soleggiate e, soprattutto, in un’assenza quasi totale di precipitazioni, aggravando la già delicata situazione idrica in alcune aree.
Questa fase è chiaramente visibile analizzando i cosiddetti “spaghetti“, i grafici che mostrano le diverse proiezioni dei modelli. Per la città di Roma, ad esempio, l’insieme delle linee (gli “spaghetti”, appunto) punta decisamente verso l’alto per tutta la prossima settimana, confermando un monologo anticiclonico e un consolidamento del caldo.
La svolta: la “goccia fredda” che rimescola le carte (15-20 giugno)
La novità più significativa emersa dagli ultimi aggiornamenti riguarda ciò che potrebbe accadere subito dopo. Proprio intorno al solstizio d’estate, le proiezioni mostrano un vero e proprio crollo delle temperature in quota. La causa? L’arrivo di una “goccia fredda”.
Ma cos’è una goccia fredda? Immaginiamo il flusso principale di aria polare come un grande fiume che scorre a nord delle Alpi. A volte, una piccola parte di questo fiume, un “ricciolo” di aria gelida in quota, si stacca e inizia a vagare verso sud in modo imprevedibile. Questa bolla di aria fredda, isolata e circondata da masse d’aria molto più calde, è la goccia fredda. Ed è un elemento di fortissima instabilità.
Il rischio concreto: contrasti esplosivi e maltempo severo
Il pericolo maggiore si materializza quando questa goccia fredda transita sopra un territorio “surriscaldato” e carico di umidità, come sarà l’Italia dopo giorni di dominio africano. L’aria fredda in quota, essendo più densa, tende a sprofondare, costringendo l’aria calda e umida presente nei bassi strati a salire con estrema violenza.
Questo processo libera un’enorme quantità di energia, nota in meteorologia come CAPE (Energia Potenziale Convettiva Disponibile), che agisce da carburante per lo sviluppo di imponenti nubi temporalesche (cumulonembi). Dati i forti contrasti termici che si verrebbero a creare, il rischio è che si sviluppino fenomeni particolarmente violenti. Occhi puntati quindi al periodo tra il 15 e il 20 giugno, quando il pericolo maggiore, stando alle attuali proiezioni, riguarderebbe le regioni del Centro-Nord. Su questi settori, il passaggio del nucleo freddo potrebbe innescare:
- Temporali di forte intensità: In grado di scaricare ingenti quantità di pioggia in poco tempo (nubifragi), con conseguente rischio di allagamenti lampo.
- Grandinate di grosse dimensioni: L’estrema violenza delle correnti ascensionali all’interno del cumulonembo favorisce la formazione di chicchi di grandine di diametro significativo.
- Forti colpi di vento (downburst): Raffiche di vento lineari e improvvise che possono causare danni.
Come la cronaca degli ultimi anni ci ha purtroppo insegnato, queste configurazioni sono diventate sempre più frequenti e potenzialmente pericolose.
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