Il percorso “è tracciato, addio ai fossili, avanti con le rinnovabili e valutazione del nuovo nucleare nel prossimo decennio. L’obiettivo della neutralità climatica resta fermo al 2050”. Lo ha affermato il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, intervenuto a margine della presentazione del libro “Proteggere il futuro” di Luca Dal Fabbro, presidente del gruppo Iren, alla sala del Refettorio di palazzo San Macuto. Il ministro ha ribadito l’impegno previsto dal Piano nazionale integrato energia e clima: “abbiamo un primo target al 2030 con 13,1 Gigawatt di rinnovabili. Siamo già in marcia con fotovoltaico ed eolico, ma dobbiamo spingere su idroelettrico e geotermico”. Sulla questione del nuovo nucleare, Pichetto ha sottolineato la necessità di un “quadro legislativo adeguato a poter decidere al momento opportuno”, ribadendo che “non c’é ancora uno strumento, ma serve preparazione”. In merito all’Euro 5, il ministro ha precisato che “la competenza è regionale, in particolare per le aree della Pianura Padana. E’ un percorso di riduzione delle emissioni definito a livello locale, anche se partito dall’accordo di Torino del 2017”. Infine, sulle centrali a carbone ancora presenti in Italia, ha chiarito: “non le smantelliamo per precauzione: restano ferme, pronte a essere riattivate in caso di emergenza. La Gestione dei servizi energetici potrebbe avere un ruolo, ma non c’è produzione né gestione in atto”, ha concluso il ministro.
A tutto Pichetto: rinnovabili, nucleare, Euro 5 e centrali a carbone
Le parole del ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, intervenuto a margine della presentazione del libro "Proteggere il futuro"