Un’infrastruttura strategica che guarda al futuro, capace di connettere non solo due sponde ma anche mondi come scienza, tecnologia, mercato e comunità locali. È questa la visione illustrata da Pietro Ciucci, Amministratore Delegato di Stretto di Messina SpA, durante la Tavola Rotonda “Ponte sullo Stretto di Messina: visioni, progetti per un’infrastruttura strategica”, nell’ambito dell’evento ThinkinGreen, il salotto dell’economia sostenibile.
“La realizzazione del Ponte costituirà un laboratorio in grado di promuovere relazioni tra scienza, tecnologia, territorio e mercato. L’obiettivo condiviso è che il Ponte diventi la leva necessaria per offrire concrete e reali opportunità per la ricerca, l’occupazione e lo sviluppo d’impresa e mettere a sistema un grande distretto con milioni di abitanti, impianti industriali, attività commerciali ed Università”, si legge in un aggiornamento di Stretto di Messina SpA.
Le altre parole di Ciucci
“Dopo l’approvazione da parte del Cipess prevista a metà luglio, già a settembre partiranno alcuni cantieri propedeutici al ponte sullo Stretto che riguardano indagini archeologiche, viabilità, bonifica e progetti compensativi, anche di tipo ambientale, per il valore complessivo di qualche centinaia di migliaia di euro”: lo ha detto Pietro Ciucci, a Taormina nel salotto talk Thinkingreen, promosso dai Nations Award. Ciucci ha aggiunto: “abbiamo raggiunto in poco tempo risultati che si possono definire storici e oggi i 13 miliardi e mezzo, necessari alla sua realizzazione, sono stati stanziati”.
Sul tema infrastrutture l’assessore regionale delle Infrastrutture e mobilità Alessandro Aricò: “circa 300 milioni di euro dei fondi di coesione sono stati destinati alla Sicilia e in particolare alla provincia di Messina, ad esempio sarà realizzato lo svincolo di Monforte San Giorgio (circa 40 mln), che potrà decongestionare l’area del Milazzese”. Il presidente del Cas Filippo Nasca ha aggiunto che “queste risorse saranno anche al rinnovamento totale dei sistemi di automazione con accorciamento dei tempi di sosta negli snodi di Taormina e Giardini Naxos e altri più trafficati che hanno registrato nel 2024 un +5%; con l’abbandono dei tradizionali sistemi di pedaggio daremo indirettamente un contributo anche alla salvaguardia dell’ambiente. Tra i progetti anche gli svincoli di Santa Teresa e Ali'”.